La chiarezza d’idee è la cosa più importante
La confusione mentale è la causa di ogni male
Secondo la tradizione buddista bisogna essere distaccati per evitare la sofferenza. E’, dunque, veramente così pregiudizievole per la felicità l’attaccamento alle persone e ai beni materiali, o non si tratta piuttosto di una questione di grado?
Effettivamente, spogliandosi di tutti i propri beni materiali, come fece pure San Francesco d’Assisi in tempi relativamente più vicini a noi, ci si sente veramente più liberi e sollevati da tante responsabilità perché i beni materiali rappresentano spesso un fardello troppo pesante per tante persone. Sennonché poi ci si accorge che vivere di elemosina e di stenti non ti rende affatto più libero o migliore, anzi ti costringe a lavorare come uno schiavo per sopravvivere!
Se soltanto pochissimi personaggi nel corso della storia millenaria dell’umanità hanno scelto la strada di spogliarsi dei propri beni per ricercare la felicità è perché (quasi) a nessuno piace vivere da barbone e/o di elemosine. La verità è dunque che siamo tutti attaccati ai nostri beni materiali e siamo ben contenti di vederli crescere e anche pronti a difenderli con le unghie e con i denti contro eventuali malintenzionati. Nessuno è disposto a distaccarsi o privarsi dei propri averi e degli agi che essi comportano.
Se fossimo veramente distaccati dalle nostre ricchezze sarebbe molto facile per i ladri appropriarsene perché non avremmo né la mentalità né la forza per difenderle; e se invece fossimo veramente attaccati ai nostri beni vivremmo con la paura perenne di avere a che fare con delinquenti di ogni genere e con tante tasse… da pagare.
Essere troppo distaccati o troppo attaccati al denaro è dunque il vero problema, non la quantità maggiore o minore di esso!
Essere troppo attaccati o troppo distaccati da qualunque cosa, l’amore compreso, non ci fa vivere bene perché non siamo equilibrati mentalmente e viviamo in funzione di credenze limitanti che ci rendono succubi di pensieri ossessivi e di pericolosissime proiezioni.
Dunque, non
Come spiega chiaramente Byron Katie: “Chiunque abbia iniziato a insegnare che dobbiamo rinunciare alle cose, a distaccarci da esse, era un po’ confuso”(1).
E’ la mancanza di integrità morale e di consapevolezza che ruotano intorno alla ricchezza e alla povertà il vero grande problema. Volere a tutti i costi il successo anziché accettare umilmente e pazientemente la realtà, questa è la vera prigione interiore!
Soltanto la chiarezza mentale, che deriva dall’accettazione della realtà, può renderci veramente liberi, equilibrati e saggi. Una mente chiara e serena è la base di partenza della realizzazione di sé e della felicità perché ci spinge all’azione, a rimboccarci le maniche con cognizione di causa e senza il venefico fanatismo religioso o meno.
(1) Byron Katye – Interroga i tuoi pensieri e cambia il mondo – Edizioni Il Punto d’Incontro