Attacco a Charlie Hebdo: omaggio a Stéphane Charbonnier, antirazzista e piccolo eroe di difesa economico-intellettuale.

Creato il 07 gennaio 2015 da Rosebudgiornalismo @RosebudGiornali
Nota editoriale: la pagina wikipedica di Stéphane Charbonnier – il direttore di Charlie Hebdo ucciso quest’oggi durante l’attacco terroristico di Parigi – non ha ancora una sezione italiana come si evince dalla videata sottostante. Gliela dedichiamo idealmente qui, traducendo l’attuale pagina inglese che, sebbene non sia ancora ben redatta, si presta senz’altro per questo piccolo omaggio.

Stéphane Charbonnier (21 Agosto 1967 – 7 Gennaio 2015), noto Charb, è stato un vignettista e giornalista francese, conosciuto soprattutto per i contributi alla rivista satirica Charlie Hebdo di cui divenne direttore nel 2009. Era famoso per le vignette e le caricature impegnate e provocatorie.

Carriera

Charb ha lavorato per molti giornali, Charlie Hebdo – che ha diretto dal 2009 fino alla sua morte nel 2015 – L’Écho des savanes, Télérama, Fluide glacial e L’Humanité. Le sue vignette che sovente avevano per protagonisti Maurice et Patapon, un cane e un gatto anti-capitalisti, sono sferzanti e irriverenti. Tra gli altri ha anche disegnato il personaggio di Marcel Keuf, le flic in Fluide Glacial.

La sua rubrica nel settimanale Charlie Hebdo era titolata Charb n’aime pas les gens (Charb non ama gli altri).

Si occupava anche di una cronaca mensile titolata La fatwa de l’Ayatollah Charb per la rivista Fluide Glacial. Nel 2007 e 2008, nel suo ruolo di vignettista, ha partecipato allo spettacolo T’empêches tout le monde de dormir condotto da Marc-Olivier Fogiel e in onda sul canale M6.

Era un attivista del Partito Comunista francese e del Left Front.[2]

L’attacco teroristico del 2011, le minacce, la morte.

Il 2 novembre 2011, la sede della rivista Charlie Hebdo fu bombardata giusto prima che uscisse il numero del 3 novembre; quel numero era titolato Sharia Hebdo e ironizzava su un Maometto presentato come redattore ospite. Subito dopo sia a Charb che a due suoi colleghi di Charlie Hebdo fu assegnata la scorta della polizia.

Nel settembre 2012 a La Rochelle fu arrestato un uomo che avrebbe chiesto la decapitazione di Charb in un sito jihadista.

Nel 2013 Charb fu inserito nella lista dei most-wanted da Al-Qaeda dopo la pubblicazione di un numero di Charlie Hebdo che ironizzava su Maometto.

Nella settimana dell’attacco terroristico che ha portato alla sua morte, in una lugubre vignetta premonitrice pubblicata sulla sua rivista, Charb osservava come non ci fossero ancora stati attentati terroristici in Francia e mostrava la caricatura di un combattente jihadista armato che commentava maliziosamente: “Aspettate!… C’é tempo fino alla fine di gennaio per augurare buone feste!”.

Pubblicazioni

Charb ha anche illustrato il Piccolo corso di autodifesa intellettuale di Normand Baillargeon e il Piccolo corso di autodifesa economica di Jim Stanford (éditions Lux).

Featured image, Charb 2000, poster per una campagna antirazzista (traduzione: Ti assumerei ma non mi piace il colore della… uh… tua cravatta!”). Fonte Wikipedia.
Second image, screenshot della pagina wikipedica nel momento in cui si scrive.
 

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