di Rina Brundu. Tempi duri per la Germania di Angela Merkel! Di fatto il Grillo-show di oggi al Parlamento europeo – performance possibile grazie ad un roboante discorso anti-tutto, anti-Euro, anti-UE, anti-Germania corrotta e mafiosa ed eseguita con metodologie di interazione mediatica comunque discutibili – è stato solo la ciliegina sulla torta. Quale torta? La torta dell’attacco sfornato…. pardon, coordinato e trans-nazionale che, a ben guardare, sembrerebbe essere stato lanciato contro la nazione amministrata dalla Cancelliera.
Tesi complottista? Non direi. In realtà il dubbio è legittimo se si pensa che solo due giorni fa, il 10 novembre, durante un discorso tenuto nella St Bride Church a ricordo della Grande Guerra, Nigel Farage, il leader nazionalista dell’UKIP (UK Indipendent Party), ha dichiarato che l’Euro ha creato un nuovo muro di Berlino dopo quello caduto 25 anni fa. Manco a dirlo, a fare le spese del terribile status-quo sarebbero 4 o 5 paesi mediterranei (Italia inclusa, immagino), oramai avviati sul viale del tramonto. Il leader UKIP si è detto dunque sicuro che l’Europa economicamente disarmonica di questi tempi di crisi, l’Europa della Germania e della Francia, non potrà funzionare.
Ma Farage – alla maniera del nostro Grillo ciarliero di oggi e di sempre – non si è fermato lì. Si è infatti spinto fino a descrivere l’armistizio che ha posto fine alla Grande Guerra come il più grande errore del XXsimo secolo; secondo il politico britannico un conflitto più lungo avrebbe impedito l’ascesa di Hitler e dei nazisti in Germania, circa 15 anni dopo il Trattato di Versailles.
“Avremmo dovuto portare avanti la guerra per altre 6 settimane e chiedere la resa incondizionata della Germania” ha dichiarato. In questo modo, ha continuato Farage, Hitler non avrebbe mai potuto sostenere che la Germania era stata pugnalata alle spalle dai politicanti berlinesi e che non era mai stata sconfitta sul campo. Una delle ragioni che avrebbero dato “credibilità” a Hitler nella sua ascesa, sarebbe stato il fatto che tra i tanti che marciavano inneggiando al suo nome, ci sarebbe stato anche Erich Ludendorff, uno dei grandi generali delle armate teutoniche durante la Grande Guerra.
“No!” ha garantito Farage, “non credo proprio che il Trattato di Versailles, con le sue condizioni di resa molto punitive per la Germania, sia stato l’errore. Io credo che il vero errore sia stato proprio l’avvenimento di cui festeggiamo l’anniversario oggi: l’armistizio!”.
Un semplice caso di vecchi peccati tedeschi ed europei che gettano lunghe ombre, o c’é dell’altro? Time will tell.
Featured image, Erich Ludendorff