Occorre notare che questa veloce e probabile chiusura delle indagini con il fermo di un sospettato è stata possibile solo grazie al fatto che non si è trattato dell'opera di un'organizzazione terroristica o mafiosa, che solitamente fa eseguire il compito a individui provenienti da zone molto distanti ma, a quanto sembra, di un gesto di vendetta di qualcuno del luogo (non si sa se contro il preside della scuola o il Tribunale lì vicino, vedi Repubblica).E' da notare, comunque, giusto per non cadere vittime di facili j'accuse che, a quanto riporta il Corriere, il Procuratore Cataldo Motta fa professione di estrema cautela dichiarando:
«Non c'è alcuna novità -ha affermato- novità non ci sono e se ci saranno vi informeremo al momento opportuno» [Corriere]Per fortuna non siamo più così assetati di vendetta da voler un capro espiatorio da giustiziare a ogni costo, ma siamo comunque assetati di giustizia. La soluzione di un caso criminale è sempre benvenuta, serve a rinforzare il senso di giustizia e l'efficacia dello Stato nel combattere il crimine. D'altra parte, come detto, l'esperienza insegna che imputare è un conto, condannare è un altro. Perciò, facciamo professione di prudenza e aspettiamo gli eventi. Potrebbero essere sorprendenti.imagecredit corriere.it