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Attentato di Brindisi: (forse) fermato un sospettato

Creato il 07 giugno 2012 da Paopasc @questdecisione
Attentato di Brindisi: (forse)  fermato un sospettatoForse le indagini sull'attentato alla scuola di Brindisi, costato la vita alla giovanissima Melissa, sono ad una svolta: secondo quanto riporta l'Ansa un uomo è stato fermato e lungamente interrogato. Si tratta di un benzinaio di 68 anni. Per chi voglia conoscere qualche particolare lo invito a leggere l'articolo citato.Pur con tutte le cautele del caso comunico la notizia, per quella certa sensazione di aver fatto giustizia che comporta ogni notizia con cui si comunica di aver arrestato il colpevole di un atto criminale. Ancora questa comunicazione non c'è stata e quelle che circolano sono solo indiscrezioni, è d'obbligo la cautela, dunque.Fermare o arrestare non comportano automatica colpevolezza. Del resto, esempi recenti mostrano come sia difficilissimo, anche dopo aver trovato un imputato, dimostrarne la colpevolezza in tribunale. 
Occorre notare che questa veloce e probabile chiusura delle indagini con il fermo di un sospettato è stata possibile solo grazie al fatto che non si è trattato dell'opera di un'organizzazione  terroristica o mafiosa, che solitamente fa eseguire il compito a individui provenienti da zone molto distanti ma, a quanto sembra, di un gesto di vendetta di qualcuno del luogo (non si sa se contro il preside della scuola o il Tribunale lì vicino, vedi Repubblica).E' da notare, comunque, giusto per non cadere vittime di facili j'accuse che, a quanto riporta il Corriere, il Procuratore Cataldo Motta fa professione di estrema cautela dichiarando:
«Non c'è alcuna novità -ha affermato- novità non ci sono e se ci saranno vi informeremo al momento opportuno» [Corriere]
 Per fortuna non siamo più così assetati di vendetta da voler un capro espiatorio da giustiziare a ogni costo, ma siamo comunque assetati di giustizia. La soluzione di un caso criminale è sempre benvenuta, serve a rinforzare il senso di giustizia e l'efficacia dello Stato nel combattere il crimine. D'altra parte, come detto, l'esperienza insegna che imputare è un conto, condannare è un altro. Perciò, facciamo professione di prudenza e aspettiamo gli eventi. Potrebbero essere sorprendenti.imagecredit corriere.it

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