In Sardegna sembra si sia riaperta la stagione delle bombe. Di seguito riportiamo l’intervento del deputato Caterina Pes, in merito al grave attentato verso il sindaco di Ittiri .
Ad appena una settimana dalla visita del Ministro Cancellieri in Sardegna assistiamo a un nuovo grave atto di intimidazione ai danni di un amministratore locale. Accade a Ittiri, ai danni dell’abitazione del sindaco del paese. Una violenza abbietta che non colpisce direttamente i presidi fisici dello Stato, ma i suoi rappresentanti mirando a instillare una sensazione di insicurezza permanente. Il fine ultimo è quello di instaurare una nuova legge del caos in cui gli interessi di pochi prevalgono contro quelli di molti, in spregio alle regole più elementari del vivere civile. Peppino Fiori definiva questa la “società del malessere”, un fenomeno carsico che in Sardegna riemerge nei momenti di crisi, mescolandosi a istanze identitarie più ampie e ammantandosi talvolta di sfumature ideologizzanti. Un fenomeno che i Parlamentari sardi del PD hanno ben indagato nel dossier presentato al Ministro dell’Interno Cancellieri il 5 dicembre al Viminale, e per il quale hanno proposto una road map concreta ed immediatamente perseguibile, per arginare quella che si confugura ormai come un’ emergenza di carattere democratico. Un elenco di priorità che abbiamo ribadito ancora il 7 gennaio a Cagliari, durante la visita del Ministro in Prefettura.
Occorre, innanzitutto, riportare la presenza dello Stato al centro delle piccole comunità e nei settori più disagiati della popolazione: per questo chiediamo azioni positive e propositive di riaffermazione dell’autorità statale nell’isola. Non soltanto con opportune misure di polizia preventiva e col rafforzamento degli insediamenti stabili delle forze dell’ordine ma anche con iniziative di rivitalizzazione economica, col mantenimento di uffici pubblici e di servizi essenziali.
Non si può dimenticare l’importanza anche simbolica oltre che pratica della presenza dei tribunali periferici nelle aree interne dell’isola.
Infine, non si può prescindere dalla funzione educativa e pedagogica che un sistema scolastico efficiente e capillare può esercitare sulle giovani generazioni e di riflesso su tutte le comunità coinvolte, per aiutarle ad uscire dalla crisi e dall’isolamento anche culturale in cui esse versano.
Nel corso della sua visita in Sardegna il Ministro Cancellieri ha voluto assicurare che anche in questo scorcio di legislatura il Governo non rimarrà inerte e promuoverà le azioni possibili per arrestare l’escalation della violenza nell’isola. Spetterà però a noi democratici, nell’immediato futuro mettere al primo piano nell’agenda del nuovo governo la road map per la sicurezza in Sardegna e renderla finalmente operativa.