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Attenti con il dosaggio del paracetamolo

Creato il 03 marzo 2015 da Laricercascientifica

Chi non conosce o non ha mai utilizzato un farmaco da banco contenente il principio attivo del paracetamolo per frenare dei processi antinfiammatori in atto? Il paracetamolo è uno dei medicinali più consigliati dai medici, per la sua sicurezza ed efficacia, ed utilizzati per combattere raffreddore, stati influenzali, dolori articolari. Ma il suo utilizzo, se non commisurato nei tempi e nei dosaggi adeguati può favorire l’insorgenze di gravi problematiche di salute.

A confermarlo è uno studio condotto presso il Leeds Institute for Rheumatic and Musculoskeletal Medecine su un campione di 666.000 pazienti che avevano assunto del paracetamolo per un lungo periodo di tempo (fino ad un massimo di 14 anni). La ricerca britannica ha evidenziato come il paracetamolo, se assunto giornalmente e/o in dosaggio elevato, può aumentare del 68% il rischio di incorrere in infarti o ictus. Ma non solo, secondo le analisi condotte dal dottor Philip Conaghan, responsabile della ricerca, il paracetamolo contribuirebbe anche ad incrementare del 50% il rischio di insorgenza di ulcere o di emorragie nel soggetto che ne fa utilizzo. La ricerca è attualmente in corso di definizione e serviranno ulteriori approfondimenti per verificare l’effettivo legame tra l’uso del paracetamolo e la presenza di eventi cardiocircolatori singnificativi (infarto o ictus). Nonostante tutto il consiglio dei ricercatori è di prestare molta attenzione e di cercare di evitare un uso prolungato del medicinale.

  • Ricerca di: Leeds Institute for Rheumatic and Musculoskeletal Medecine
  • Conclusione: Un uso prolungato del paracetamolo può favorire l’insorgenza di problematiche cardiocircolatorie

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