Ciao,
molti anni fa durante un corso di psicologia
accademica ho frequentato un seminario su
un fenomeno curioso "l'attentional blink". In
poche parole se ti vengono presentati alcuni
stimoli in sequenza e se questi superano una
certa velocità, tendi a "diventare cieco" ad
uno di essi. Gli psicologi ci hanno studiato
davvero molto perché da esso può dipendere
la vita delle persone, infatti gli studi erano
tutti sui controllori di volo...
...se controlli il traffico aereo, perderti anche
solo uno "stimolo" può significare vita o morte
di centinaia di persone. La cosa interessante
era che durante il seminario questo "effetto"
veniva descritto come un aspetto di default
della nostra percezione. In pratica tutti siamo
soggetti a questa cecità temporanea e questo
dipende dal fatto che il nostro sistema
percettivo, fisicamente limitato...
...una questione molto comune, come infatti
sanno tutti i nostri sistemi sensoriali sono più
che limitati se messi al confronto con quelli
degli animali. Quindi anche il "Attentional blink"
sembrava collegato a qualcosa di fisiologico
nell'uomo, quindi "immutabile". Ma a quanto
pare non è così, esiste un esercizio in grado
di aumentare di molto la capacità di vedere
o meglio percepire gli stimoli posti in modo
"blink"...
...cioè mostrati al di sotto dei 50 millisecondi.
Quando alcuni stimoli vengono presentati in
sequenza, alla velocità di mezzo secondo si
"diventa ciechi" ad uno di essi. In pratica sullo
schermo appaiono dei numeri in sequenza, che
scorrono da destra verso sinistra, come vedi
nell'immagine. In mezzo appaiono due numeri...
...lo scopo è di beccare le due lettere mescolate
a tanti numeri. In uno studio ormai famossissimo
condotto da H. Slagter, A. Lutz e l'ormai arcinoto
Richard Devidson sono stati messi a confronto
praticanti di meditazione con i risultati dei
"non praticanti"...
...ed hanno scoperto che la mindfulness era
in grado di aumentare la precisione durante
il compito. Ed i meditanti più esperti erano
quasi immuni dall'effetto stesso, che voglio
ricordarti ancora una volta: "io stesso ho
studiato all'Università che il AB (così lo
chiamano i miei colleghi sperimentalisti)
è un difetto di fabbrica del nostro sistema
percettivo...
...ed invece ancora una volta ci troviamo di
fronte ad una piacevole sconferma. Si perché
questo dimostra ancora una volta che le nostre
abilità sono "allenabili"... brutta traduzione
dall'inglese che però rende bene l'idea. Una
"idea molto importante" per chi segue il mio
lavoro, perché è fondamentale sapere che
ciò che stiamo facendo ha effetti concreti
e tangibili su di noi.
Ti avviso ciò che sto per raccontarti ha davvero
dell'assurdo ed è capitato proprio a me :) Ok
sto un po' esagerando perché sono convinto
possa capitare a chiunque... come forse saprai
ogni settimana vado in auto da Padova a Mantova,
mi faccio un bel po' di strada. In questi anni è
successo davvero di tutto, ma ciò che è capitato
circa 8 mesi ...era tempo che volevo
raccontartelo...
...allora sono all'altezza di Verona in terza corsia
di sorpasso, velocità circa 130 km/h (forse un
filino di più;)). C'è un pò di traffico e davanti a
me c'è una bella carovana di auto che sfrecciano
sulla strada. Sto ascoltando un andio corso non
ricordo più di chi e sono più preso da questo
che dalla strada. Ad un certo punto il mio
occhio guarda lontano e vedo che a circa
500 metri da me un'auto sta frenando...
...non posso capire quanto sta frenando perchè
è troppo distante, ma vedo chiaramene le luci
degli stop posteriori. Improvvisamente l'auto
davanti a me inchioda, per evitarla mi butto
sulla seconda corsia, ma davanti a me c'è un
piccolo tamponamento a catena, mi sposto
sulla prima corsia evitando un camion e
alla fine mi fermo sulla corsia di emergenza
tremante dalla paura :)
Lo so che sembra la scena di un film, ma se
per caso hai una smart grigia ed eri su quella
autostrada spero che tu stia bene, perché la
ricordo in pessime condizioni. Perchè ti ho
raccontato questa storia? bhe un pò per
un mio bisogno catartico ed un po' perchè
attribuisco la mia prontezza di riflessi alla
mindfulness e a nient'altro.
Ok qualcuno potrebbe dirmi che è stato un
angelo ma lo sai che non ci credo... penso in
modo psico-magico che sia merito della
pratica meditativa, non ero "inconscio" ma
anzi ero perfettamente presente a ciò che
stavo facendo, anche se lo facevo con la
stessa modalità con cui guidi l'auto, cioè
in parte inconsciamente.
Tutto questo per dirti che non faccio fatica a
credere ai risultati sorprendenti (almeno per
chi come me pensava fossero definitivi) di
questi esperimenti. Non mediti ancora? dai
su ti bastano solo pochi minuti al giorno
per cambiare la tua vita e forse, anche
salvarla ;)
A presto
Genna
NB questo esperimento, come molti altri,
sono contenuti nel libro di Meng su cui ho
registrato il podcast. Grazie a Marina, una
lettrice, sappiamo che esiste anche in
italiano e si chiama "E' facile lavorare
felici se sai come farlo"...traduzione
direi più che infelice.