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Attento al Kirby

Creato il 30 novembre 2015 da Cobain86

Kirby

Kirby, oltre ad essere un grazioso e saltellante Pokèmon rosa,  è anche il nome di una società che opera in Italia, vendendo aspirapolveri tramite presentazioni casalinghe (prenotate da centraliniste su lista fornita da un altro cliente). Il prezzo dell’oggetto varia dai 1900-2500 euro fino a 5000 per il kit completo (notare che in America viene venduto a meno di 400 dollari). Non è uno scherzo, nel 2007 ha indagato anche  Mi manda RaiTre: ecco un piccolo vademecum per difendersi dalla truffa dell’aspirapolvere.

Il caso ha suscitato l’indignazione di molti blogger (tra questi Antonio La trippa, GiroDiVite, Alessio4) e su Youtube è possibile vedere la puntata di Mi Manda RaiTre (prima parte, seconda parte): i collegamenti vengono inseriti per dimostrare che non sono fatti inventati ma successi realmente a persone comuni, che incontriamo tutti i giorni.

Nonostante la Rai abbia svolto ricerche dal 2005 la ditta è aperta e vende regolarmente, tant’è che io stesso (contro la mia volontà) ho assistito ad una di queste presentazioni miracolose: documentadomi poi sul web ho capito che urge segnalare queste mine vaganti. Però, anche senza aver acquistato nulla (il prezzo è davvero esorbitante) posso raccontarvi com’è andata.

Di solito c’è l’amica dell’amica dell’amica che lavora in questo call center e ha bisogno di fissare presentazioni altrimenti non la pagano: la donna ignara accetta e si presenta un ragazzo con la macchina del prodigio, di cui l’unico costo conosciuto per ora è il prezzo massimo (5.000 euro, quello base non ve lo diranno nemmeno con le toture greco-romane).

Appena arrivano, nel caso si sia specificato di non voler acquistare nulla, chiedono subito se avete dei nominativi da fornigli (così voi dopo contatterete queste persone e loro, fidandosi, li prenderanno in casa a loro volta), in modo da fomentare fin da subito una bella catena di Sant’Antonio.

Vi faranno sentire sporchi e puzzolenti, aspirando ogni granellino di polvere in casa vostra e, ad ogni vostra negazione all’acquisto, vi diranno che non volete investire sulla salute. L’aspirapolvere, benintesi, per funzionare funziona e aspira molto bene: ma il prezzo è veramente spropositato (chissà il tasso d’interesse delle rate).

É basata sul sistema multilevel, passaparola da donna a donna e via che entrano nelle case italiane a fare presentazioni a più non posso. Anche le persone assunte vengono illuse oltremaniera per poi ricevere molto poco in cambio, insomma un bel raggiro a tutti i livelli.
Guardando i post sui vari blog si vedono commenti nell’ordine dei 300/500, segno che molte persone sono cadute nel tranello teso. Vale sempre il buonsenso: non firmate nulla (e se volete farlo fate visionare il contratto da un avvocato), non date nominativi a randa e chiedete sempre nome e cognome delle persone con cui avete parlato.

Molte persone, sulla buona fiducia dell’amica, sottovalutano il rischio e si fanno incantare dalle belle parole, da presunte tecnologie usate dalla Nasa per il tubo aspiratore (boh), dal fatto che venga utilizzato in enti pubblici…
Considerate che i sacchetti/ricambi sono difficili da trovare e costosi: sì avete letto bene, nonostante tutta questa tecnologia che sbandierano vanno ancora con dei sacchetti di carta rivestiti con garze interne per trattenere lo sporco.

Il Folletto (ma anche un altro tipo di aspirapolvere va bene, anche i bidoni aspiratutto) e i suoi colleghi vengono demoliti come arretrati e sorpassati, spazzatura (intanto il motore del Folletto di mia madre funziona come un mulo da 25 anni senza mai aver avuto problemi e/o interventi tecnici), ciarpaglia che va sostituita con questo piccolo alleato che sembra sbarcato dalla Luna.

Un parere sincero? Se volete un aspirapolvere fatevi un giro in un ipermercato o in un negozio specializzato di elettrodomestici e puntate su Hoover (in inglese Hoover viene usato per indicare l’aspirapolvere, tant’è diffuso) e Bosch, due marche che negli anni hanno sempre prodotto oggetti robusti e solidi.

Famiglia avvisata… alla prossima!

Marco


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