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Attento che cadi!

Da Carlo Deffenu
ATTENTO CHE CADI!
E' facile cadere.Più facile di quanto si possa immaginare. Cadute reali e cadute virtuali... ma non meno dolorose. Qualche giorno fa sono stato spaventato da un messaggio inatteso, arrivato alle 2 di notte: "Mamma si è spaccata la testa!"Una delle mie sorelle, l'artistica Grace, mi scrive dal Pronto Soccorso... ovviamente scopro cosa è successo solo quando la chiamo e mi conferma che la mamma è caduta in casa, ha sbattuto la testa e la schiena, e ora è dentro un ambulatorio per essere ricucita. "Devono farle la TAC per capire se c'è qualcosa che non va..." mi dice Grace, e io le chiedo di tenermi informato. Il messaggio finale arriverà alle 4 del mattino: "Stiamo tornando a casa... situazione sotto controllo." Mia madre non è più una ragazzina, ma è sempre convinta di essere Elastic-Girl. Negli ultimi anni è caduta diverse volte, e quando, dopo qualche giorno, l'ho rimproverata per essere salita su un mobile per fare entrare un gatto (si trovava nella cantinetta e il gatto miagolava nella finestra che dal giardino - due metri  sopra - porta, attraverso il cavedio, direttamente in casa) mi ha risposto candidamente: "Ma sono caduta altre volte e non mi sono fatta niente!"."Ma alla tua età ti sembra normale arrampicarsi sui mobili come SpiderMan? E per cosa? Era urgente fare entrare il gatto? Hai rischiato di ammazzarti... ma lo vuoi capire? Rimettete la rete nelle intelaiature delle finestre e i gatti, se vogliono entrare, passano dal soggiorno al piano di sopra. Fammi vedere cosa ti sei fatta..."Mi mostra il livido sulla schiena (cadendo ha spaccato il bracciolo di legno massiccio di una poltrona) e il cerotto sulla nuca... ancora non ci credo. Mi sembra di parlare con una ragazzina inconsapevole. Mia madre non è una persona che fa le cose facili... quella notte, alle 22, le è venuto uno di quei tremendi languorini che ti spinge verso il frigorifero anche se hai cenato solo 2 ore prima. Bene, quando ha deciso di saltare sulla base posizionata sotto la finestra, non solo indossava le ciabatte (pericolosissime perché non ti permettono movimenti sicuri) ma stringeva in bocca mezzo panino al prosciutto e in una mano reggeva un bicchiere di vino rosso. Io me la immagino, passa davanti alla finestra con il suo panino e il suo bicchiere di vino, vede il gatto che miagola dietro i vetri e dice, perché non aiutarlo?... in fondo sono Elastic-Girl... salgo sul mobile, e leggiadra come una piuma continuo a mangiare e a sorseggiare il mio cannonau... e lo faccio entrare. Che ci vuole?Forse un po' di sale in zucca e qualche anno in meno?Questo ribaltamento dei ruoli è sempre più evidente: parli con i tuoi genitori e ti sembra chiaro che il bambino non sei più tu. Conosco le fragilità di mia madre (o almeno ne conosco una buona parte... nessuno conosce mai davvero una persona) e posso capire certe sue stranezze. Anche l'altro giorno ne ha combinato un'altra. Mi chiama e mi dice: "Carlo, ho detto a tua zia che è morta la mamma di Debora e le è preso un colpo... non sapeva niente.""E quando è morta? Neanche io sapevo niente...""Come quando? Mi hai detto tu che è morta... sei andato al funerale...""Mamma... ti ho detto la mamma di Barbara... non di Debora.""Oh, mio Dio... ho sbagliato mamma?""Direi!"Ovviamente mi sono dovuto scusare con mia zia e mio cugino per lo spavento che gli ha fatto prendere.Ecco... si vive così... in continua emergenza. 
Il concetto di caduta mi tocca in modo particolare in questo momento della mia vita... la paura di non riuscire a saltare il prossimo ostacolo è sempre più forte.La notte non dormo sereno... e più penso e più mi inquino... Avete presente quella strana sensazione che si prova quando ti sembra di stare per toccare un sogno, un traguardo, un punto d'arrivo... e lo vedi sparire come fumo davanti ai tuoi occhi?
Sono davvero trasparente o qualcuno mi vede ancora? E in questo caso, credetemi, i super poteri dei Fantastici 4... non c'entrano nulla.

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