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Attenzione, ladri in manovra

Creato il 30 agosto 2011 da Albertocapece

Attenzione, ladri in manovraLa Lega ha vinto, Berlusconi ha vinto, le tasse non ci saranno. Dal momento che la manovra non esiste, che è solo una specie di spot elettorale aggiustabile a piacere o meglio a spiacere a seconda delle circostanze, tutte queste affermazioni sono interpretazioni del nulla, lecite divagazioni su un governo ormai illecito nella sua sostanza.

Un nulla però maligno nel quale è praticamente certo che non si faranno le cose promesse, cioè i tagli alla politica e la lotta all’evasione, mentre si faranno quelle escluse, ovvero l’aumento dell’Iva per la gioia di tutti noi,  l’appesantimento della tassazione attraverso imposizioni indirette che colpiscono i poveri e il taglio dei servizi e del welfare, come già appare chiarissimo dallo scippo degli anni di università o di servizio militare dalle pensioni. Praticamente un furto senza destrezza, una rapina a mano armata da un consenso strappato con le illusioni e i media.

Naturalmente tutto questo non serve né a far quadrare i conti nell’immediato e tanto meno nel medio termine, anzi serve solo a peggiorare ancora la situazione, e’ solo l’ennesimo rinvio di cui il Cavaliere ha bisogno per rimanere in sella, l’ultimo rinvio dopo 18 anni di parole. Ma serve però a rendere chiara l’essenza dell’oligarchia italiana assolutamente incapace di fuoriuscire dall’ambito dei suoi interessi immediati e delle sue clientele, come dimostra la scomparsa del contributo di solidarietà oltre i 90 mila euro che del resto si traduceva in uno sforzo minimo. Un guscio vuoto, mangiato dai vermi della crisi.

La cosa impressionante è che non c’è nemmeno il tentativo di far finta che non si vogliono proteggere ricchi e privilegiati: lo scenario dietro la farsa berlusconiana si è ormai consunto e sono visibili funi e tavole prima nascoste dalle quinte, un’armamentario teatrale desolante e francamente repugnante con in più le sensazioni olfattive lasciate dal gruppo dirigente leghista, un ensemble di mentecatti in disfacimento, che in questo caso ha fatto la figura che merita e rende finalmente giustizia al loro valore.

Berlusconi canta vittoria, ma ogni giorno che passa progredisce il cammino che dalla perplessità porta al disprezzo e sfocia nell’odio, quando ci si accorge che in fondo non c’è alcun altro sentimento e atteggiamento possibile perché l’opera di governo è al di sotto di ogni giudizio o plausibilità. Non merita nemmeno il disprezzo: meglio i finti russi che fregano al bilionaire lo champagne, che questi ladri di vita e i loro brindisi del dopo manovra.


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