Titolo: Atti mancati
Autore: Matteo Marchesini
Editore: Voland
Anno: 2013
Marco ha trent’anni e non sa ancora bene dove andare. Una cosa è certa: è fermo sulla soglia dei suoi pensieri che fatica a riordinare. Fermo come il suo romanzo che non decolla, impaludato come i ricordi di quel passato recente in cui la sua storia con Lucia è finita senza un motivo apparente ed il suo miglior amico è morto tragicamente.
Il ritorno di Lucia lo costringerà a ripercorrere, in un incalzante susseguirsi di dialoghi avvolti su se stessi, le tappe di una storia interrotta dai troppi non detti e da azioni mancate. Quella che ricompare nella sua vita è una Lucia malata che incalzerà Marco sino a spingerlo verso le ragioni del suo costante arenarsi. Una sorta di seduta psicoanalitica in vari atti, in cui il lettore si fa spettatore esasperato dall’assenza di risposte che faticano ad arrivare.
“Aspetto a occhi chiusi. Temevo di tremare, di essere sconvolto, e invece quelle parole continuano a darmi uno strano sollievo, forse perché portano a galla e traducono in un linguaggio comprensibile qualcosa che giace da epoche intere su un fondale opaco, come una illeggibile scatola nera”.
Bologna e la Bassa sono per Marco e Lucia la cornice di questa fuga dentro se stessi, alla ricerca di un passato che ha ancora molto da dire. Così si recuperano i personaggi di quel tempo andato che, dopo cinque anni, rivelano il loro punto di vista. Marco troverà il coraggio di entrare nel proprio inconscio e lì scoverà, assopiti, i sentimenti e le paure di allora. Da lì ripartirà la sua vita e il suo romanzo che troverà finalmente la sua conclusione.
Il romanzo d’esordio di Marco Marchesini, già autore di saggi e poesie, candidato al premio Strega 2013, lascia il lettore – forse volutamente - in un costante stato di insoddisfazione.
L’autore è bravo con i giochi sulla carta: con le parole non si sfugge alla verità e Marco, il protagonista, lo sa bene.
Voto i-LIBRI: