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Ammetto che la copertina di questo Atti osceni in luogo privato mi disturba un po’. Mi disturbava quando l’ho vista per la prima volta in libreria, poi quando l’ho portato a casa e appoggiato sul comodino. Ha continuato a farlo anche mentre lo leggevo e persino quando all'interno del testo si è palesato il suo significato. E’ una copertina perfetta, perché segna un momento del libro. Però allo stesso tempo è una copertina che, se non si fosse tratta di un romanzo che aspettavo da tempo, più che attrarmi mi avrebbe respinto. E così pure il libro, devo ammettere, mi faceva un po’ paura.
Racconta la storia di Libero Marsell, che all'inizio della storia ha dodici anni, si è da poco trasferito a Parigi e ha appena scoperto, in modo forse un po’ traumatico, quanto il sesso faccia parte della vita e quanto la sua vita da esso sarà influenzata. Il lettore vede Libero crescere, provare i primi turbamenti sessuali, affrontare la separazione dei genitori e poi un grave lutto, i primi interessi verso il mondo femminile, con i primi amori non corrisposti e l’inevitabile modo con cui sfogarli. E poi vede Libero cambiare e diventare grande, con l’aiuto dei libri giusti che sembrano arrivargli sempre nel momento giusto e di Marie, una provocante bibliotecaria che avrà sempre un ruolo speciale nella sua vita. Vede Libero innamorarsi, lasciarsi travolgere dalla passione, dall'amore, dal sesso, ma anche dalla gelosia e dalla tristezza. Vede Libero fuggire e perdersi, usare il sesso come sfogo e anche un po’ come catarsi. E infine lo accompagna nell'affrontare una nuova perdita e, ancora una volta, un grande, travolgente amore.
Avevo paura, vi dicevo, perché temevo che di sesso ce ne fosse davvero troppo e saperne scrivere senza generare nel lettore (un po’ pudico forse) imbarazzo o fastidio non è una cosa semplice.
Marco Missiroli ci riesce alla grande, perché in questo libro c’è sì tanto sesso, ma c’è anche tanta poesia, tanto amore, tanta tristezza e tanto dolore, (pianse di colpo, e piansi anche io. Non per nostalgia, non per desiderio, ma perché le cose finiscono), toccando tutti i principali aspetti e situazioni che ci possono capitare nell'arco della vita, l'amore e l'odio, la gioia e il dolore, la malattia, la morte, ma anche la guarigione e la nascita.
E poi c’è, soprattutto, un grande, grandissimo personaggio, Libero Marsell, Le Grand Libero, un personaggio che ha bisogno di capirsi e di capire, di trovare un senso alla sua vita, senza preconcetti né limiti, e di trovare un posto nel mondo in cui stare.
Ho amato moltissimo il ruolo che i libri hanno svolto nella sua vita (I libri spostavano la mia gravità, e attuavano una legge: avevano iniziato a mettermi al mondo). Ho amato moltissimo il personaggio del padre, che non lo abbandona mai pur non essendoci più. Ho amato i suoi amici e il piccolo Palmiro Togliatti, ho amato il suo rapporto con Marie e l’ambientazione parigina e milanese negli anni ’80. Ho amato la scrittura di Missiroli, che già conoscevo e già amavo, ma che qui mi ha dato ancora di più la conferma della sua incredibile bravura nel raccontare storie e nel lasciare qualcosa al lettore con ogni pagina.
Come vi avevo anticipato, questa è una recensione brutta di un libro bellissimo. Un libro che so per certo che non mi abbandonerà per un bel pezzo. Un libro che, secondo me, dovreste assolutamente leggere.
Titolo: Atti osceni in luogo privatoAutore: Marco MissiroliPagine: 249Editore: FeltrinelliAnno: 2015Acquista su Amazon:formato brossura:Atti osceni in luogo privatoformato ebook: Atti osceni in luogo privato
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