Attilio Bertolucci
Bisogna rivalutare questo orto
recingerlo dove è aperto di rete metallica azzurra sostituendo i pali fradici pallidi di vecchiaia con altri
appena scortecciati di un bianco
che si dora all’aria con lentezza
e felicità e saranno le piogge e le nevi di là da venire ad argentarli
così che di essi non si distingua l’età.
A suo tempo ricordarsi delle sementi
da inviare qui perché si provveda
a rendere fruttifera una terra
che produce soltanto alte ortiche.
e gramigne ruvide e da una pianta folgorata prugne selvatiche eccessivamente dolci.
Pregio di tale appezzamento misero
l’esposizione a occidente e dunque
sul suo pendio il sole della sera
a lambirci la faccia vecchio cane
da caccia in pista fra cielo e boschi
sublimi per altezza e intrico di rami neri.
(da: Viaggio d’inverno, 1971)
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