Godendo del meteo non troppo avverso, ieri ho continuato l'esplorazione dei canali ed in particolare del Canale Industriale che avevo visto nascere qui.
La passeggiata, tutta su pista ciclo-pedonale, inizia nel comune di Lonate Pozzolo (frazione Tornavento).Dopo aver parcheggiato l'auto in un comodo parcheggio ed aver attraversato il canale per mezzo di un ponte pedonale si arriva al tracciato che costeggiando il canale porta alla Centrale idroelettrica di Tornavento, entrata in funzione nel 1943.La centrale è alimentata dalle acque del Canale Industriale proveniente dalla centrale di Vizzola; qui a Tornavento il Canale Industriale si allarga fino a 50 metri formando il bacino di carico della centrale, dalla quale ogni secondo 124 metri cubi di acqua mettono in funzione la turbina che arriva a produrre, ogni anno, 60.000.000 Kwh, pari al fabbisogno di 26.000 famiglie.
La Centrale è ammirabile in tutte le sue parti perché il percorso percorso pedonale la costeggia in tutta la sua lunghezza.Vi consiglio di mantenervi sul tracciato che costeggia il canale e che porta alle chiuse della Centrale.
Da qui è possibili continuare a costeggiare il canale ed ammirare la flora e la fauna che abita i prati e i boschi del Parco del Ticino.Una volta "stanchi" si può tornare indietro e, una volta arrivati nei pressi della Centrale, prendere il ponte che attraversa il Canale Industriale e che porta all'altra sponda. In un prato vicino alla Centrale ieri pascolava un gregge di circa mille pecore, accompagnato da dieci asini e quattro cani. I pastori, due ragazzi rumeni, ci hanno spiegato che il loro viaggio si concluderà a Busto Arsizio dove le pecore saranno caricate su grossi camion e portati nei pascoli montani.
Proseguendo sulla strada asfaltata si lascia il Canale Industriale per incontrare un'altro corso d'acqua: il Ticino, che qui si divide in due parti: a sinistra l'imbocco del canale e a destra la "Bocca di Pavia".
Continuando a passeggiare, quando si è quasi giunti al punto di partenza, si può godere della vista del "Ponte di ferro" di Oleggio.Il ponte, inaugurato nel 1890, è l'unico sopravvissuto alla Seconda Guerra Mondiale. Costruito all'americana è composto da un parallelepipedo di ferro che poggia su pile di granito bianco.
Prestando attenzione, durante la passeggiata è possibile ammirare: anatidi, pesci e leprotti.