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Creato il 17 ottobre 2013 da Verdeacqua @verde_acqua
Sono alla terza fase, a modo mio.C'è stata la fase della negazione. La parte totalmente irrazionale di me ha sperato fino all'ultimo che si fossero sbagliati tutti, compreso il mio corpo.
C'è stata la fase della rabbia. Sono diventata nervosa per tutto, insofferente e sgarbata. E come dimostra la teoria ho passato parecchio tempo a dirmi "perchè proprio a me?". So di non  potermela prendere con nessuno, sarebbe semplicemente più facile.
Adesso sono nel pieno della terza fase. La fase della contrattazione.
Mi sto cercando di concentrare su mille cose, su un progetto nuovo o forse semplicemente su quell'idea vecchia rivisitata. Sto provando a immaginarmi a fare un lavoro che mi piace.
Sto mangiando peperoni rossi. Dicono che aiutino la fertilità. I peperoni non mi piacciono e non li digerisco. Ma sono arrivata al punto che provo tutto. Tutte quelle cose che mi continuano a far sperare.
Detta così sembra la fase migliore, peperoni a parte. E spero duri un pò più delle altre.
Andrò anche da uno psicologo. Comincio lunedì. Per poterne parlare con calma. Per poter buttare un pò fuori. Perchè ho timore e spesso poca voglia di farlo. Ma so che invece mi farebbe bene. Perchè ho paura che quello che mi è successo, in associazione al futuro prossimo, possa essere una specie di bomba ad orologeria.
Dovrebbero seguire la fase della depressione, che è quella che mi fa paura e la fase dell'accettazione.
Una cara amica, una di noi, una settimana fa mi ha scritto "so che l'unico modo per guarire da questo dolore, che solo noi donne conosciamo davvero, è che poi arrivi un altro cuore". Mi ha letto nel pensiero.
Non sono più stata sola.
Solo in quella sala operatoria. Al freddo. Con l'anestesista che mi ha chiesto di pensare a qualcosa di bello prima di addormentarmi. E io ho pensato a Pietro.
A volte mi sembra ancora tutto così incredibile. Così assurdo. Così crudele.
Devo passare attraverso tutto questo.
E ci devo passare nel mezzo anche un pò da sola. Nonostante non sia una cosa solo mia. Nonostante intorno a me io sia circondata. Circondata nel senso di abbracciata.C' è Lui, che quando sbatte contro un muro riesce a rialzarsi a rimettere insieme i cocci, raggirando il muro. Lui sa guardare a domani e punta sempre li. E io vorrei tanto essere come lui. Avere la sua pellaccia che sa tenere protetto il suo cuore buono.
C'è Pietro. E non serve aggiungere altro.
C' è lei, che è stata lì, ha compilato le scartoffie per me, mi ha tenuta per mano, mi ha fatta ridere, mi ha ascoltata piangere senza bisogno di parlare. Lei che sa sempre insegnarmi cosa sia la vera amicizia.C' è stata mia madre a modo suo, ma era lì.
Ci siete state voi. Questo mondo accogliente di cui mi sono circondata. Le vostre mail, i vostri messaggi, i vostri pensieri, i vostri abbracci.
Grazie.Ho solo bisogno di essere tanto abbracciata.

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