Attraverso lo specchio

Creato il 03 aprile 2015 da Lafirmacangiante
(di Tiziano Sclavi e Giampiero Casertano)
Non è di Lewis Carroll ne tanto meno della sua Alice che vi voglio parlare, bensì del decimo episodio della serie dedicata all'indagatore dell'incubo più famoso di Craven Road. Dopo incubi di ogni sorta e natura è il suo turno, arriva lei, Madama la Morte.
La Morte che dona, la Morte che prende,
La Morte che ruba, la Morte che rende,
La Morte che passa, la Morte che sta,
La Morte che viene, la Morte che va.
Che poi nel momento del disvelamento, della bella signora, della madama, la Morte non ha proprio nulla, sembra anzi tirata fuori di peso da Il settimo sigillo di Ingmar Bergman e penso proprio che nella mente del disegnatore Giampiero Casertano ci fosse quella Morte li, quella interpretata da Bengt Ekerot. E per una volta iniziamo dando il giusto peso al lavoro del disegnatore, la prova di Casertano mi sembra semplicemente sublime capace di andare anche oltre il livello altissimo sul quale si posizionava il lavoro di Roi, un episodio dove ogni vignetta trasmette la giusta tensione anche quando i volti sembrano delle caricature come quello del proprietario del negozio di specchi attraverso uno dei quali, con modalità bizzarra, il nostro eroe avrà modo di passare. Splendida la sequenza iniziale del ballo in maschera lungo la quale Casertano si sbizzarrisce nel creare costumi e infilare omaggi e citazioni, una festa dove la maschera della Morte toccherà alcune persone che inevitabilmente, poco dopo, faranno tutte quante una brutta fine. Fortunatamente alla festa si registrava anche la presenza di un certo Dylan Dog.

Attraverso uno specchio ha inizio un incubo degno della mente malata di scrittori come Edgar Allan Poe, è attraverso gli specchi, le superfici riflettenti, che l'incubo prenderà corpo. Ancora una volta Sclavi riesce a confezionare un ottimo episodio dalle atmosfere evocative nel quale ritaglia ampio spazio da dedicare alle vittime della Morte, a quelle comparse che si adoperano sacrificandosi per far girare al meglio ogni storia. Poi ci sono le donne di Dylan, almeno due in questo episodio, splendide vittime, spesso mezze matte capaci di erodere con la loro scomparsa ogni volta un pezzo del cuore del protagonista, donnaiolo ma dall'animo nobile e romantico. E dopo la Morte, dopo Bergman, dopo Carroll, sarà ancora possibile alzare il tiro?


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