Magazine Diario personale

Attrazione – Terza Puntata

Da Spiaggepiubelle

Per la legge di attrazione, qualsiasi cosa fai, dai o pensi degli altri è esattamente come se la facessi, dessi o pensassi di te.

Se ad esempio ti senti felice quando vieni a sapere di una cosa bella capitata a qualcuno, è come se tu lo fossi direttamente per te. Inoltre, questa gioia che stai provando, ti tornerà indietro. Moltiplicata.

Non vi sembra un concetto stupendo?

D’altra parte però, anche la negatività che riversi sugli altri, in qualsiasi forma, viene inevitabilmente rovesciata su di te, come se tu te la fossi fatta piovere direttamente in testa.

Ok, non so che ne pensate.. Una piccola cosa pratica che mi è venuta in mente a questo proposito è che quando mi capitava a volte di avere una conversazione con qualcuno parlando di un’altra persona con rabbia, astio, fastidio, non facevo che accrescere le mie sensazioni negative, che continuavano a perdurare dentro di me per un bel pezzo anche a conversazione finita.

Era come se mi si incollassero addosso sempre di più.

Una cosa terribilmente sgradevole.

In quei momenti la mia intenzione era di sfogarmi, di trovare comprensione e quindi leggerezza e refrigerio per le mie ferite nell’interlocutrice (che la pensava come me) ed invece non facevo altro che amplificare la mia rabbia ed il mio disagio. Non vi è mai capitato?

Viceversa quando fate un piccolo gesto di gentilezza con il cuore, per esempio nei confronti di uno sconosciuto, facilmente sentite che il sorriso di chi riceve vi fa provare gioia. Una gioia piena e pura, molto più grande del piccolo gesto che avete fatto. Succede anche a voi?

Vi racconto una piccolissima cosa, e non sono ancora sicura che sia perfettamente attinente con il discorso, ma vi è venuta comunque voglia di dirvela, quindi eccola..

Ieri mi sono coccolata un po’: sono entrata in un bar a fare colazione (per la prima volta dopo un secolo). C’erano alcuni avventori, ed una ragazza dietro al bancone. Era molto carina, allegra. Emanava una bellissima energia. Almeno questo è quello che ho sentito io. Mi ha servita sorridendo, ed abbiamo cominciato a chiacchierare un po’. Lei alternava qualche battuta con me a quelle che continuava a fare con le altre persone presenti, probabilmente clienti abituali. Un signore anziano, una coppia di amici giovani, una signora di mezza età.

La barista riusciva a preoccuparsi di ognuno di noi, dolcemente, soavemente, tanto che ad un certo punto ci siamo trovati quasi tutti coinvolti in una divertentissima piccola conversazione di gruppo.

Embè mi direte voi, che c’è di strano, due chiacchiere al bar tra sconosciuti mentre si fa colazione capitano a tutti. Va bene, vi rispondo io, ma volevo farvi notare che, secondo me, il clima disteso e piacevole che si era creato dipendeva in buona parte dalla gentilezza della ragazza, che riversava piccoli gesti amorevoli su tutti noi. Certo, io ero già bendisposta nei confronti del mondo prima di entrare lì (le coccole servono anche a questo!!) ma il mio umore è diventato ancora migliore e mi sono sentita ancora più serena e, perchè no, felice quando la barista ha cominciato a rivolgermi le sue piccole attenzioni ed io ho cominciato ad esserle grata per questo.

Insomma, questa ve la riassumo con una frase che amo moltissimo:

“Praticate gentilezza a casaccio e atti di bellezza privi di senso”

 

(Lisa Corva)

G.

dardabere



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