Sono stata di recente contattata da una piccola azienda postale privata, di quelle che stanno diffondendosi in tutto il territorio in alternativa all’agenzia nazionale per le corrispondenze. L’ufficio, appena aperto, necessita di qualche piccolo accorgimento che possa agevolare il lavoro dei vari dipendenti. Primo tra tutti, con mia grande sorpresa, di un carrellino portacasse con il quale trasportare agevolmente fuori dall’ufficio e sui mezzi preposti le merci pesanti, pacchi ingombranti e quant’altro. Quello che ho scelto io è realizzato in alluminio e, ovviamente, dotato di ruote. Il carrello portacasse che ho consigliato al gestore dell’attività, ovviamente dopo aver ascoltato attentamente le esigenze e le previsioni in merito al trasporto di pacchi voluminosi, può trasportare circa 150 kg ed ha un ingombro minimo. Ho poi suggerito anche l’acquisto di un carrello portasacchi che possa contemporaneamente trasportare circa 200 kg di materiale in tutta tranquillità e maneggevolezza. Il carrello è realizzato in acciaio verniciato ed è ovviamente dotato di ruote pneumatiche. La mia consulenza all’ufficio postale, almeno per quanto riguarda la giornata di oggi, sembrerebbe essere finita qui. Il direttore del piccolo ufficio mi è sembrato ancora poco organizzato e, probabilmente, dotato di poco senso pratico. Per questo mi ha già preannunciato che con buona probabilità mi richiamerà quanto prima per dargli un aiuto ad organizzare il cosiddetto retrobottega. Io, ovviamente, ho accettato la promessa di futuro impiego; vorrei vedere chi di questi tempi si lascerebbe sfuggire l’occasione di lavorare! Non mi resta allora che confidare nelle scarse capacità organizzative del mio cliente, doti che egli stesso conosce bene…