Danielle è morta nella notte nell’ospedale Georges-Pompidou di Parigi, aveva 87 anni. È stata partigiana e paladina dei diritti umani, quindi moglie di François Mitterand e di conseguenza première dame di Francia.. Nel corso della sua vita, la signora Mitterand si era distinta nella difesa dei popoli oppressi.. E proprio durante una delle sue missioni da attivista dei diritti civili, nel 1992, assieme al ministro della sanità e dell’azione umanitaria Bernard Kouchner, Danielle scampò ad un attentato nel corso di una visita nel kurdistan iracheno.
Nata il 29 ottobre del 1924 a Verdun, nell’est della Francia, Danielle si era unita a 17 anni alla resistenza contro i nazisti come infermiera. Proprio in quel periodo, a Cluny, in Borgogna, nella casa di famiglia dove si era rifugiato suo padre, Danielle conobbe il capitan «Morland», ovvero François Mitterand, ricercato dalla Gestapo *. Si sposarono il 27 ottobre del 1944. Entrata suo malgrado nel vortice della politica, Danielle Mitterand è stata al fianco del marito in diverse campagne e avventure politiche dalla fine della guerra sino al 1981, quando François viene eletto alla presidenza della repubblica. All’Eliseo, Danielle rifiuta di lasciarsi imbrigliare dal protocollo e approfitta del suo ruolo di «première dame» per sostenere le cause a lei più care e nel 1986 crea la fondazione France-Libertés che a ottobre scorso ha festeggiato il suo 25esimo anniversario. Madre di due figli, Gilbert et Jean-Christophe, vedova dal 1996, Danielle ha anche avuto un rapporto molto affettuoso con Mazarine Mitterand, la figlia a lungo segreta che il marito aveva avuto da un’altra donna. Tra i suoi molti libri, «En toutes libertés» (1996) e «Le livre de ma mémoire» (2007). Danielle era sorella della produttrice cinematografica Christine Gouze-Rénal (morta nel 2002) moglie dell’attore Roger Hanin.
* Settembre '40: nel lager di Ziegenhain arrivò François Mitterrand. Il futuro presidente della Repubblica Francese evase il 3.3.41, ma fu preso dopo 22 giorni a soli 10 km dalla frontiera svizzera. Il 28.11.41 fuggì ancora, con una fuga acrobatica sul tetto delle latrine tedesche: fu preso a Metz, al confine della Francia occupata. Inviato in un diverso lager, evase e raggiunse la Francia Libera il 14.12.41.