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Auguri

Da Seavessi
Per prima cosa grazie di cuore a tutti i magnifici (blog)amici che mi hanno fatto gli auguri nel post precedente.  Mi perdonerete i ringraziamenti collettivi, quando avrei certo dovuto rispondere a ognuno. Non ci sono riuscita, mi costa un po' anche questo post.
Grazie anche agli amici di fb.
E' stato uno strano, strano Natale. Obliquo. Scivoloso fra il pianto e il riso, scivoloso fra le bimbe che scartavano pacchetti e le telefonate dei parenti, ma come ma così all'improvviso ma perché.
Perché. Non lo so. Forse perché lo sapeva, sapeva che ci saremmo stretti tutti, con la scusa del Natale, ci saremmo tenuti compagnia invece di piangere da soli.Ma lui avrebbe detto che son tutte balle e che la gente muore quando è la sua ora e Seavessi fàmi nén gnì fòl.
Così ora invece è tempo di propositi, immagino. Cerchiamo di farne di sensati, tanto che perdiamo (io o voi) dieci chili entro l'estate non ci crede nessuno. Forse possiamo perdere tre etti a testa e dire che vale cumulativo.
Io ne farò uno solo: imparare le priorità.
Che per me vuol dire darmi una calmata secca con la ricerca del lavoro, che è sì importantissimo, ma ritrovarsi con una quattrenne che dice mamma non piangere ti aiuto io a cercare il lavoro vuol dire che non hai solo passato il segno, l'hai doppiato due o tre volte e continui a correre come la più pazza delle cretine.
Che per me vuol dire capire che posso usare questo periodo di stop, e guardarlo in faccia e dire la verità, che stare ferma mi fa paura soprattutto perché mi costringe a ragionare su me stessa, cosa che aborro quanto i calzini che pungono.
Che per me vuol dire smettere di pensare che deve essere tutto perfetto non per amore di perfezione, ma perché se sbagli un gesto, un tempo, un sospiro, le persone che ami potrebbero scomparire travolte dal cumulo dei tuoi difetti, che sprechi tanto di quel tempo a chiederti come qualcuno possa amarti comunque che non ti resta il tempo per sentire altro. E soprattutto, è una grossa ingiustizia verso le persone che ami.
Che per me vorrà dire molte altre cose, e le imparerò un giorno alla volta.
A me stessa, auguro solo di riuscire in questo.
A tutti voi, dovrei augurare fortuna, lavoro, Colin Firth che buca una gomma davanti casa vostra e vi si palesa alla soglia chiedendo di usare il telefono, figli chi ne vuole, salute e soldi per tutti.Vi auguro una qualunque di queste cose, o tutte, e se siete veramente amici chiamatemi quando arriva Colin.
Ma vi auguro, soprattutto, di amare e di essere amati, e di sentirvelo addosso.

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