Conosco storie simili a quelle di Nichi Vendola e non avrei commentato questa nascita se non per fare i miei auguri a Vendola. Il dibattito sul tema della genitorialità maschile si è avvelenato in questi mesi di argomenti che nulla riguardavano quest’ultima. Tutti, dico tutti, i gay che conosco hanno un rapporto molto stretto con la portatrice dei loro figli e io ho capito che mi sostituirei a qualcosa di più grande di me se giudicassi questo atto di generosità immenso e i legami che si generano. Mentre la stepchild è stata stralciata migliaia di coppie etero vanno in India o Ucraina (e chissà cos’altro succede in altri luoghi senza che nessuno se ne occupi) dove vige una legislatura differente che in Canada o in Usa dove vanno tutti i gay europei. Scommetto che non importerà più a nessuno fin quando non discuteremo di nuovo di stepchild per i nostri figli. Chiedetevi piuttosto quanti etero hanno il coraggio di costruire questi legami e quanti lo raccontano ai figli. Noi dobbiamo raccontare loro la verità per forza ed è per questo che sono sani (lo dicono gli studi, non io): perché sono consapevoli delle loro origini, dai loro primi perché. So che per alcuni sono temi complicati e che scatenano dubbi. Lo so, lo capisco. Bisogna ascoltare le persone per capire. Chiudersi con un no davanti a tutto questo non serve, avvelena solo il dibattito. Auguri a Nichi e a Ed per la nascita del loro bimbo.
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