Nel giorno in cui i Maya avevano profetizzato la fine di un’era e l’inizio di un’altra vi faccio i miei auguri per Natale. Oggi, inoltre, è il Solstizio d’Inverno.
Vi porgo gli auguri accompagnandovi con una riflessione che ho ricevuto da Macrolibrarsi:
“Oggi, è sotto gli occhi di tutti, che stiamo vivendo un periodo di cambiamenti epocali: crisi energetica e climatica, esaurimento delle risorse, serie minacce alla biodiversità, collasso economico-finanziario, e così via.
E’ un momento di passaggio nel quale siamo arrivati, addirittura, a mettere in dubbio la sopravvivenza dello stesso genere umano: una prospettiva talmente dolorosa per noi tutti che molti preferiscono rifugiarsi nella negazione o nell’apatia, nella vaga speranza che un salvatore dell’ultim’ora possa riportarci sul solito modello della crescita economica senza fine.
Ma la biologia e l’ecologia ci dimostrano come questo non sarà possibile, poichè la natura non agisce in modo lineare, bensì ciclico. Lo riconosciamo in tutti i cicli naturali, dove nascita e crescita sono seguiti da decadenza e morte. Dove la morte stessa diventa parte della vita ed è il preludio di una rinascita, di una rigenerazione…
…Come possiamo contribuire a seminare la nascita di un nuovo paradigma, necessario per poter rigenerare un Pianeta ferito e consentire così il perpetuarsi della Vita?”
E noi, cosa stiamo facendo per questo? Che crediamo o no alla profezia Maya è necessario che ognuno si rimbocchi le maniche se vogliamo vivere in un mondo migliore, dove il rispetto per l’altro e per l’ambiente sia qualcosa di più di una filosofia di vita.