Del resto le uova ve le posso rompere solo a Pasqua. Non siate impazienti.
Buon Natale cari lettori! Se dopo la visita a questo blog non avete ancora gettato via il pc o il pc non ha gettato via voi e non avete rinunciato del tutto alla blogosfera completamente traumatizzati, cercate di accettare i miei abbracci virtuali. Vi prometto che non vi palperò molto. Solo il tempo che serve per sfilarvi il portafoglio. Questo Natale assicuratevi che l'anatra nel vostro piatto non sia ancora viva. Non uccidete la zia con i trigliceridi troppo alti se prima non avete idea di quanti siano i debiti che vi lascia. Non rimanete svegli per vedere se Babbo Natale è diventato una donna in calze a rete. Certi misteri è meglio che rimangano tali. Ve lo assicuro. E cercate di non rimanere fulminati smontando gli addobbi. Voglio dire: non è bello essere appesi il prossimo anno dopo aver passato 11 mesi in cantina. Piuttosto baciatevi. Baciatevi tanto. Davanti a tutti. E sotto il vischio. Possibilmente senza produrlo. Non siete lumache. E beccatevi un bel medley natalizio da quel paragnosta di Michael Bublé. Noi ci si vede su questo schermo.
Auguri di cuore!