5 settembre.
Oggi Freddy Mercury avrebbe compiuto sessantasei anni. Non possiamo riassumere la sua storia in poche righe, ma ci sono delle cose che scriviamo lo stesso, perché a ripercorrere brevi tratti della sua storia sembra di risentire le canzoni.
Freddy fondò i Queen nel 1970.
Quello che lo ha reso immortale è stato il talento vocale, la carica che sapeva imprimere nelle sue canzoni, specialmente se sentite dal vivo.
Chi di noi non conosce We are the champions, We will rock you, Somebody to Love, Crazy Little Thing Called Love, Don’t Stop Me Now, Bohemian Rhapsody?
Si spense a causa dell’AIDS il 24 Novembre del 1991, a seguito di una broncopolmonite, sviluppatasi per via della deficienza immunitaria.
In suo nome nel 1992 Brian May e Roger Taylor, diedero vita al Mercury Phoenix Trust, un fondo che ha l’obiettivo di sostenere progetti per la lotta all’Aids nel mondo e che fino ad oggi ha contribuito a 300 diverse iniziative con donazioni per un totale di circa 15 milioni di dollari.
Il “Freddy for a Day”, l’iniziativa mondiale che si celebra in concomitanza della data di nascita del cantante, riunisce i fan nel ricordo dell’artista e raccoglie fondi a supporto della lotta contro l’AIDS attraverso il Mercury Phoenix trust.
Curiosità: oggi anche Angry Birds si è unito al “Freddy for a Day” in modo simbolico e gli ha dedicato un uccellino.
Clarissa Quagliotti