Auguri preventivi...ma con angeli, abeti, fantasia....e speranza.

Creato il 24 dicembre 2010 da Asinistra

…in questi giorni intrisi di religiosità e buoni proponimenti penso sia inevitabile, per un materialista di lungo corso come me, vivere dei momenti di contraddizione, come i ripetuti auguri. Auguri a chi? Auguri perché? Auguri a Marchionne o agli operai della Fiat? Auguri a Bonanni o auguri a Landini? Auguri alle tre B (Berlusconi Bagnasco Bertone) o al S.S.P.I. (Siamo Sempre Piu’ Incazzati). Anche un augurio in un paese iniquo diventa un elemento che tende ad allargare la forbice dell’iniquità stessa. Per non voler tradire lo “Spirito Natalizio” voglio riproporre una storiella che già due anni fa postai sul Blog. Una persona a me cara, però mi ha suggerito quella che potrebbe essere una variante, e una partecipazione collettiva……
La leggenda dell’angelo in cima all’abete di Natale.. 24 dicembre.A Babbo Natale tutto quello che poteva andare storto, andava storto.Le renne avevano avuto la dissenteria e avevano ridotto la stalla a un disastro, e aveva dovuto spalare cacca per tutta la notte.Aveva caricato la slitta da solo perchè gli gnomi erano in sciopero, e aveva dovuto scaricarla perchè un pattino era rotto, aveva perso tutta la mattinata a ripararlo e si era anche tagliato malamente un pollice con l’ascia, e quelle maledette renne erano scappate e ci aveva messo una vita a recuperarle.Metà dei giocattoli non erano arrivati, e quelli che gli avevano consegnato erano tutti della lista delle consegne dell’anno prima.Gli elfi si erano ubriacati, e aveva dovuto cercarsi i doni giusti in magazzino da solo, e si era ammaccato il naso e un ginocchio quando gli si era rotta la scala.Nel mettersi i pantaloni li aveva strappati perchè era ingrassato troppo, non c’era verso di trovare il cappello, aveva perso gli occhiali, aveva bruciore di stomaco e quando aveva cercato una birra in frigo l’aveva trovato rotto e comunque la birra era finita.In quel momento bussa alla porta un Angelo con un albero di Natale e domanda: “Dove devo metterlo questo abete?”.Ecco come è nata l’usanza di mettere l’Angelo sulla cima dell’albero di Natale.fonte:http://www.risate.net 

…pensate chi potrebbe sostituire l’angelo. Personalmente ci metterei Gasparri o Frattini, ma in subordine pure Brunetta. Se Brunetta però domani si reca in piazza San Marco a Venezia durante l’acqua alta, non vorrei che l’abete potesse fungere da scialuppa di salvataggio. 
Insomma, Auguri a tutti quanti, e divertitevi nel sognare che forse pure qui prima o poi diventeremo “Un Paese Normale”,……ma senza Berlusconi.Loris
ps. Un sincero augurio a chi rendendo testimonianza della propria fede in questi giorni come tutto il resto dell'anno è vicino agli "ultimi". Auguri a Don Gallo che prendo a rappresentanza di questi uomini di Fede, sempre in prima linea e nella strada.Meno B e più Don Gallo sarebbe ugualmente un buon segnale per un "Paese Normale"

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