Magazine Cultura
Augusto. Mostra. Scuderie del Quirinale, Roma, 18 ottobre 2013 - 9 febbraio 2014
Creato il 05 febbraio 2014 da Lo Sciame InquietoEd effettivamente la mostra – sebbene resa per noi un po’ più faticosa dalle due birrette bevute dall’Antò (insieme alla farinata, alla focaccia col formaggio e al pane sciapo con la coppa) – merita. La figura di Augusto viene ricostruita in tutte le sue sfaccettature attraverso l’esposizione di numerosi pezzi scultorei (ritratti ed elementi decorativi), nonché molteplici oggetti della vita quotidiana e oggetti preziosi, come cammei, monete e similari.
La prima parte della mostra è dedicata al racconto della famiglia di Augusto: le mogli, la figlia, i nipoti, i fratelli e sorelle con le relative famiglie, e tutti i tentativi di designare un successore che – spesso a causa della morte o della caduta in disgrazia dello stesso – costringeva l'imperatore a una nuova scelta. La famiglia di Augusto ci viene mostrata attraverso un'impressionante serie di ritratti a mezzobusto, nonché alcune statue a figura intera.
A seguire ci viene raccontato il processo di costruzione dell’immagine e dell’ideologia augustea, che molto deve all’esempio del mondo greco e che risente fortemente del modello ellenizzante nelle scelte scultoree e non solo.
Il secondo piano della mostra si focalizza sulla piena attuazione dell’ideologia augustea, quella temperie socio-politica e culturale nella quale fu immaginata la realizzazione dell’Ara Pacis. In pratica, un’epoca che Augusto voleva presentare ai romani e alle altre popolazioni dell’impero come un’età di prosperità e di pace come mai Roma aveva vissuto fino a quel momento.
Infine, l’ultima parte della mostra è dedicata al processo di divizzazione di Augusto dopo la morte, iniziato già con i riti del suo funerale.
Insomma, una panoramica ricca e affascinante, che – come tutte le mostre di questo genere – richiede anche un certo sforzo di immaginazione per dare contorni riconoscibili a un mondo molto lontano dal nostro e le cui testimonianze, per quanto numerose, richiedono l’applicazione di vari – e non sempre semplici – livelli interpretativi.
Una mostra che vale sicuramente la pena di essere vista.
Unico appunto: alcune monete e cammei contenuti nelle teche di vetro, pur provvisti di lente di ingrandimento, sono posizionati in modo tale rispetto alle luci da non essere visibili nemmeno con la lente.
Voto: 3,5/5
Possono interessarti anche questi articoli :
-
A me la tua mente: il progetto mk ultra (prima parte)
Un piccolo documentario, anzi meglio una denuncia sulla manipolazione mentale made in Italy. Preparai questi video tempo addietro e poi li lasciai decantare... Leggere il seguito
Da Marta Saponaro
CULTURA, DIARIO PERSONALE, PARI OPPORTUNITÀ, PER LEI -
I sassaresi NASODOBLE tornano col nuovo singolo “Cazz boh”
«Una canzone condita di riso sardonico che mette a fuoco il disastro politico, sociale, mafioso, militare e industriale della Sardegna degli anni zero» così lo... Leggere il seguito
Da Fraltoparlante
CULTURA, MUSICA -
6° Premio Internazionale per la Sceneggiatura Mattador: la Giuria 2015 si...
I migliori aspiranti sceneggiatori del 6° Premio Mattador saranno resi noti venerdì 3 luglio 2015 alle ore 17.30 al Teatro Verdi di Trieste, Sala di... Leggere il seguito
Da Taxi Drivers
CINEMA, CULTURA -
Sabaudia Film Fest: il festival dedicato alla commedia italiana
Si terrà a Sabaudia dal 10 al 18 luglio il Sabaudia Film Fest, promosso ed organizzato dal Comune di Sabaudia. La prima edizione del festival dedicato alla... Leggere il seguito
Da Taxi Drivers
CINEMA, CULTURA -
Perché al “concorso” Rai non dovrebbe andare nessuno
Miei cari, so che mi ripeterò, poiché ne avevo già parlato in precedenza ma sinceramente, la storia del concorso per giornalisti Rai mi ha nauseata ed... Leggere il seguito
Da Rory
CULTURA, MUSICA -
COSENZA: L’UOMO NOMADE | Peregrinazioni, terre lontane, luoghi, etnie,...
Mostra L’UOMO NOMADE peregrinazioni, terre lontane, luoghi, etnie, migranti, memorie Cosenza – Palazzo ArnoneMercoledì 1 luglio 2015 – ore 11. Leggere il seguito
Da Amedit Magazine
CULTURA, SOCIETÀ