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Aumenta il fenomeno dell’usura, ma non è colpa delle Banche

Da Pukos
Aumenta il fenomeno dell’usura, ma non è colpa delle Banche

Parlare di usura in modo chiaro e trasparente non è facile, è un argomento “opaco” e si corre il rischio di essere fraintesi, essendo una piaga, infatti, si è portati a dare la “caccia all’untore”, a colui che “diffonde il morbo”, e naturalmente l’imputato principale finisce per essere il sistema bancario.

Però non si può e non si deve additare come colpevole il sistema bancario che non eroga prestiti come in passato, l’errore, che senz’altro c’è stato, riguardava l’eccesso di credito erogato negli anni precedenti la crisi economica.

Ricordate?

Dovevi comprare una casa che costava 100.000 euro? E la Banca ti forniva un mutuo di 120.000 euro, perché certamente avresti dovuto arredarla, e poi le spese del notaio, e poi, dai, un po’ di liquidità per le spese impreviste poteva far sempre comodo.

Certo queste cose le abbiamo importate dai Paesi anglosassoni, specializzati in debito “privato”, noi eravamo esenti da questa “malattia”, come tutte le civiltà contadine abbiamo sempre avuto la cultura del “mettere via” perché “non si sa mai”.

Ma visto che le cattive abitudini sono quelle che si espandono più velocemente, ecco che ne siamo stati contagiati, seppur per un breve periodo, perché poi è arrivata subito la crisi e le Banche hanno capito che era meglio tirare i cordoni della borsa.

Oggi quindi non facciamo l’errore di dare la colpa alle Banche troppo “tirate” nel concedere prestiti per giustificare l’aumento del fenomeno dell’usura che è stato evidenziato dall’ennesimo studio pubblicato dalla Cgia di Mestre (ma è l’unica Cgia che fa degli studi? E le altre?).

L’aumento del fenomeno usura, diventato davvero allarmante nelle regioni meridionali, non è una conseguenza di scelte scellerate del sistema bancario, ma un evidente effetto della crisi stessa, ampliato dal fatto che precedentemente si era ecceduto, come detto, nel verso contrario.

Mi occupo di mercati finanziari da parecchi anni, figuratevi se sono contrario al credito, ma, come sempre nella vita, è sempre una questione di logica, o, se preferite, buon senso.

Il credito rimane sempre un pagamento differito, e come tutte le cose nelle quali inseriamo “il futuro”, ha al suo interno una componente che, seppur non deve spaventare, non può essere sottovalutata … il rischio.

Se volete la potete ritenere una banalità, ma vi assicuro che è l’unica verità assoluta, per saper operare sui mercati finanziari occorre avere una sola qualità … saper gestire il rischio, chi possiede questa qualità rimane sul mercato e ne trae un equo profitto, gli altri …

Ed allora? A quali conclusioni dobbiamo pervenire?

Semplicemente che l’usura va combattuta, ma non erogando prestiti “più facili”, sarebbe come pensare di migliorare il profitto scolastico degli alunni obbligando i professori a non dare insufficienze.

Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro


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