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Aumenta tutto, ma lo stipendio NO!

Creato il 30 marzo 2012 da Freeskipper
Aumenta tutto, ma lo stipendio NO!Come al solito e nonostante la bella stagione, piove sempre sul bagnato!!! Il bagnato, sono le famiglie italiane. La pioggia, sono l'inflazione, la disoccupazione, il caro vita, le tasse, gli stipendi fermi da anni e ben lontani dalle retribuzioni dei paesi civili. Gli italiani che campano di 'stipendio fisso' stanno soffrendo i morsi di una crisi sempre più stringente. Tant'è che oggi il problema di arrivare a fine mese è stato ampiamente surclassato dalla difficoltà economica di come iniziarlo 'sto benedetto mese! E a dirlo non sono 'i soliti noti', che muti e rassegnati 'pagano' il debito pubblico finchè ne hanno, ma l'Istituto superiore di statistica, secondo le cui stime a febbraio "la forbice" tra l'aumento delle retribuzioni contrattuali orarie (+1,4%) e il livello d'inflazione (+3,3%), su base annua, ha toccato una differenza di 1,9 punti percentuali, eguagliando la distanza già raggiunta a dicembre, che rappresenta il divario più alto dall'agosto del 1995! Il che tradotto in soldoni significa che i prezzi dei prodotti aumentano e gli stipendi diminuiscono. Ergo, siamo tutti più poveri! O quasi tutti, con le dovute e ormai consolidate eccezioni! L'Istat, nelle 'stime preliminari' indica un aumento dei prezzi al consumo su base mensile dello 0,5%. Invece, a marzo, il rincaro annuo del cosiddetto carrello della spesa, cioé dei prezzi dei prodotti acquistati con maggiore frequenza (dal cibo ai carburanti), è del 4,6%, un valore, superiore al tasso d'inflazione (3,3%), che risulta il più alto dall'ottobre del 2008 quando si registrò lo stesso livello. Il rincaro annuo, quindi, risulta anche in accelerazione su febbraio (quando era pari al +4,5%). E si allarga, così, il divario con il tasso d'inflazione, raggiungendo 1,3 punti percentuali. Anche su base mensile la crescita dei prezzi dei prodotti acquistati con maggiore frequenza dai consumatori è consistente (+0,6%). A marzo l'Istat, nelle stime preliminari, registra forti aumenti su base annua per i prezzi delle sigarette, +8,8%, per quelli del caffé, +12,8%, e per il trasporto aereo passeggeri, +14,9% (su base mensile +16,3%). Tra gli alimentari resta sempre su alti livelli il tasso di crescita del prezzo dello zucchero (+12,5%). Intanto, in attesa che i sindaci deliberino sull'Imu, tra i servizi è considerevole il rincaro tendenziale delle spese condominiali (+4,2%). Guardando ai beni energetici, oltre a benzina (+18,6%) e gasolio (+22,5%), marcato è anche il balzo messo a segno dal Gpl (+8,8% congiunturale e +7,9% annuo)!

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