Dall’incursione nel profilo Facebook del presidente Sarkozy ai messaggi non autorizzati sulla bacheca Mark Zuckerberg, la cronaca recente ha riportato non pochi casi di furto di identità. Si tratta di casualità?
Con la crescita dei dati sull’utilizzo di internet, social network e mobile, assistiamo all’aumento di altre statistiche: quelle legate ai furti di identità online, frodi creditizie e violazioni della privacy. Non solo, di recente sembrano essere aumentati gli attacchi ai danni di politici e vip. Uno dei più recenti è stato il caso del presidente Sarkozy. Il suo profilo su Facebook è stato hackerato e sulla bacheca personale è comparso questo messaggio:
«Cari compatrioti, tenuto conto delle circostanze eccezionali che vive il nostro Paese, ho deciso in animo e coscienza di non ripresentarmi al termine del mandato nel 2012. Per spiegarvi questo gesto, vi invito a una grande manifestazione popolare» – corriere.it
Dopo aver cancellato il messaggio fake, Sarkozy ha così risposto:
«Il mio account su Facebook è stato hackerato questa sera, un episodio che mi ha ricordato come qualsiasi sistema sia fallibile»
Perfino Mark Zuckerberg, il fondatore di Facebook, personaggio conosciuto ai più dopo l’uscita del film The Social Network, è stato vittima della stessa violazione di identità: un pirata informatico è riuscito ad accedere al suo profilo e ha scritto sulla sua bacheca:
«Che l’hacking abbia inizio: se Facebook ha bisogno di soldi, invece di andare dalle banche, perché non permette ai suoi utenti di investirvi in modo sociale? Perché non trasformare Facebook in un “social business”, nel modo in cui lo ha descritto il vincitore del premio Nobel Muhammed Yunus? Che ne pensate?». Informaniaci.it
Non poteva esserci modo migliore per dimostrare quanto Facebook e i social network in generale siano insicuri. Sembrerebbe una strana coincidenza, ma pochi giorni prima Zurckerberg era stato al Saturday Night Live show in cui aveva incontrato i suoi omologhi più famosi: l’attore Jesse Eisenberg, interprete in The Social Network ed Andy Samberg che mima una delle più celebri caricature di Zuckerberg proprio al Saturday Night Live.
La domanda che ci si pone è: se un hacker è in grado di piratare i profili di Sarkozy e di Zuckerberg cosa può fare a noi? E qui veniamo a casi meno noti, stavolta in Italia. Nei giorni tra il 20 e il 23 gennaio la polizia postale di Napoli ha ricevuto oltre 3000 denunce per furto di identità online per mezzo di malware, con lo scopo di carpire dati sensibili e codici di carte bancarie. Invece è di pochissimi giorni la notizia di un ladro di identità 30enne siciliano arrestato dalla polizia postale per i reati di truffa e sostituzione di persona.
Di fronte al social web sembriamo essere tutti “uguali” e correre lo stesso tipo di rischi (quindi la classica risposta: “tanto io non ho nulla che mi possano rubare” smette di essere vera), noi di Mister Credit andiamo avanti con la nostra opera di informazione e di ricerca degli strumenti sempre più all’avanguardia per la protezione della nostra identità. Questo è il principio che ci ha spinto a creare il servizio SICURNET, che presto vi descriveremo in dettaglio.