“Gramsci, chi era costui?” (Possibile nuovo motto delle associazioni resistenti: prepariamoci a tutto)
Viviamo in una provincia dove non pochi lamentano la scarsa equità degli organi di informazione, come insegna la vicenda del licenziamento di Antonio Leoni, assieme ad altri episodi. Mi riferisco all’oscuramento di candidati in campagna elettorale, a pesanti ingerenze nella vita del Pd e altri partiti del direttore dell’unico quotidiano esistente in provincia. Questo piccolo blog è stato aperto per unirsi ad altri e dare informazioni che sull’unico cartaceo non potevano uscire.
Sul cartaceo però appaiono strane affermazioni del sindaco come: “Mi è stato negato il diritto di parola, come ai tempi del regime fascista”.
Ma il sindaco ha parlato, lo si è sentito perché aveva il microfono. Chi acquista il quotidiano monopolista trova inoltre nel corso di un anno tutte le interviste a Perri che vuole, e anche Salini viene sempre a farci compagnia anche se francamente non li vorremmo mai vedere perché non sono credibili. È vero, le contestazioni erano rumorose. Ma la capogruppo del Pd Maura Ruggeri ha spiegato che cosa non va e quando ci sono problemi seri i cittadini protestano e si fanno sentire. E i gruppi di potere non ascoltano.
Le istituzioni meritano sempre rispetto? A volte violano le regole o si comportano in modo discutibile. Matrimoni farsa, amministrazione discutibile e monopolistica del disagio sociale, politiche ambientali assenti, tasse come piovesse, inceneritore santificato, discariche a iosa. E non è violenza ritrovarsi in povertà quando lo stesso giornale monopolista parla tanto di megastipendi? Fermiamoci qui. Pensiamo anche al governo Berlusconi: al lodo Alfano, incostituzionale, alla riforma Gelmini, alla legittimazione strisciante dei ragazzi di Salò, agli insulti incredibili alla magistratura. Dobbiamo rispettare tutto questo, in Italia come a Cremona, mentre i neofascismi crescono? La Costituzione viene presa in giro tutti i giorni. La discriminazione è la prassi. E non bisogna protestare, anzi tocca soccorrere il sindaco? Sto con chi protesta, anche facendo meno rumore. Basta uno striscione.
L’Anpi, con Apnc e Anda, parla di “prevaricazione” dei centri sociali. Viene da sorridere. I nostri problemi derivano anche da forme di democrazia autoritaria che tutti o quasi vedono bene, mentre il Pdl invoca un governo ancora più forte. Scelga l’Anpi con chi vuole stare. Lo stesso giornale La Provincia ha dato più volte notizia di un notevole aumento di poveri (italiani, oltretutto, ben specificato nel titolo). Che il cittadino in difficoltà o altri indignati protestino a me pare naturale. Ma il Pd, che controlla l’Anpi provinciale, ha bisogno del giornale per arrivare nelle case degli elettori. A ciascuno la propria scelta. Mai è apparsa così chiara l’intesa Pd-Pdl come nella Cremona di questi anni perristi e mai tanto inefficace l’azione dei 5 stelle.
COMUNICATO CONGIUNTO ASSOCIAZIONI RESISTENTI
IN RELAZIONE ALLE MANIFESTAZIONI DI PROTESTA MESSE IN ATTO PREORDINATAMENTE DA GRUPPI ORGANIZZATI NELLA MATTINATA DEL 25 APRILE U.S., LE ASSOCIAZIONI A.N.P.I, A.N.P.C. E A.N.D.A. DICHIARANO DI NON RICONOSCERSI ASSOLUTAMENTE NELLE MODALITA’ DI TALI MANIFESTAZIONI, CHE CONDANNANO COME ATTI DI PREVARICAZIONE.
L’ANTIFASCISMO ED I VALORI FONDANTI DELLA COSTITUZIONE DELLA REPUBBLICA ITALIANA, CHE SONO ALLA BASE DELLA NOSTRA AZIONE CIVILE E NON VIOLENTA, CI IMPONGONO SEMPRE IL RISPETTO PER LE ISTITUZIONI DEMOCRATICHE ANCHE QUANDO NON CONDIVIDIAMO LE LORO SCELTE.
NETTA DUNQUE E’ LA NOSTRA PRESA DI DISTANZA DA CHIUNQUE METTA IN DISCUSSIONE LA LIBERTA’ DI PAROLA DEI RAPPRESENTANTI DELLE ISTITUZIONI E DELLE ASSOCIAZIONI PARTIGIANE NONCHE’ LA LIBERTA’ DEI CITTADINI DI POTER ASCOLTARE E GIUDICARE IN PIENA AUTONOMIA.
ASSOCIAZIONE NAZIONALE PARTIGIANI D’ITALIA (ANPI)
ASSOCIAZIONE NAZIONALE PARTIGIANI CRISTIANI (ANPC)
ASSOCIAZIONE NAZIONALE DIVISIONE ACQUI (ANDA)