La Benzina viaggia dritta verso i 2 euro/litro. Pensare che solo due anni fa un litro di verde si aggirava attorno a 1,4 euro. Un aumento di 60 centesimi in 24 mesi. Aumenti delle accise (anche grazie all’Iva) e balzo del petrolio i principali responsabili. Le tabelle di seguito, tratte dalla puntata di ieri di Porta a Porta, ci aiutano a capire quali balzelli colpiscono il prezzo dei carburanti.
Dal 1991 ad oggi, in ventanni, la quantità di tasse nel prezzo totale è scesa dal 74% al 55% (56 circa nel 2012). Boom invece per la quota dovuta al carburante. Aumentata dal 26 al 45%. Dal 2004, in otto anni, il prezzo alla pompa è cresciuto del 67%!!!
E come potete leggere dalle tabelle precedenti, la benzina in Italia si paga molto di piu rispetto agli altri paesi europei. 1.8 euro/litro da noi, 1.45 in Spagna, 1.62 in Francia e via dicendo.
Per il Gasolio ancora peggio. Dai nostri 1.72 eu/lt a 1.39 in Spagna e 1.53 in Germania
Piu della metà del costo deriva dalle tasse, le cosiddette accise. Ed allora vediamole queste ‘accise‘:
- 1,90 lire (0,00103 euro) per il finanziamento della guerra di Etiopia del 1935-1936;
- 14 lire (0,00723 euro) per il finanziamento della crisi di Suez del 1956;
- 10 lire (0,00516 euro) per il finanziamento del disastro del Vajont del 1963;
- 10 lire (0,00516 euro) per il finanziamento dell’alluvione di Firenze del 1966;
- 10 lire (0,00516 euro) per il finanziamento del terremoto del Belice del 1968;
- 99 lire (0,0511 euro) per il finanziamento del terremoto del Friuli del 1976;
- 75 lire (0,0387 euro) per il finanziamento del terremoto dell’Irpinia del 1980;
- 205 lire (0,106 euro) per il finanziamento della guerra del Libano del 1983;
- 22 lire (0,0114 euro) per il finanziamento della missione in Bosnia del 1996;
- 0,02 euro per il rinnovo del contratto degli autoferrotranvieri del 2004.
- 0,005 euro per l’acquisto di autobus ecologici nel 2005;
- da 0,0071 a 0,0055 euro per il finanziamento alla cultura nel 2011;
- 0,04 euro per far fronte all’emergenza immigrati dovuta alla crisi libica del 2011;
- 0,0089 euro per far fronte all’alluvione che ha colpito la Liguria e la Toscana nel novembre 2011;
- 0,082 euro per il decreto “Salva Italia” nel dicembre 2011.
- Inoltre, dal 1999, le Regioni hanno la facoltà di imporre accise regionali sui carburanti.
- A ciò si somma l’imposta di fabbricazione sui carburanti, per un totale finale di 70,42 centesimi di euro per la benzina e 59,32 per il gasolio.
- Su queste accise viene applicata anche l’IVA al 21%, che grava per circa 15 centesimi di euro nel primo caso e 12 nel secondo.
Nei due grafici qui sotto viene mostrato l’aumento dei costi negli ultimi anni . Un pieno di ‘verde’ è passato da 46 a 83 euro in poco piu di dieci anni. Crescita del 55%!
Fonte: Economyonline
Si parla chiaramente di 2 euro al litro per la verde già prima dell’estate. Nessuno dice, però, che da ottobre scatteranno gli aumenti Iva, che passerà dal 21 al 23%. Altro boom previsto per le accise sul carburante quindi. Toccheremo 2,2 euro intorno al natale?
E pensare che negli Stati Uniti Obama se la deve vedere con il malcontento popolare causato dall’aumento del carburante, ora a 0.70 centesimi al litro!