Aumento capitale per Alitalia. Polemiche in Europa

Creato il 15 ottobre 2013 da Retrò Online Magazine @retr_online

Photo credit: Aero Icarus / Flickr / CC BY-SA 2.0.

Per Alitalia si tratta di ore decisive, con la speranza che venga sottoscritto l’aumento capitale. Con l’approvazione da parte del Consiglio di amministrazione dell’operazione che dovrebbe salvare la compagnia aerea, si attende il via libera dell’assemblea dei soci. Il piano di salvataggio prevede un’operazione stimata in circa 500 milioni di euro, di cui 300 milioni di aumento capitale; l’operazione prevede inoltre l’intervento delle Poste Italiane. Non mancano le polemiche, non solo in Italia, ma anche in Europa. La più irritata dall’operazione sembra essere la British Arways, che ha emanano un nota molto dura su Alitalia, tramite la Iag, holding che controlla sia la British, che l’Iberia e la Vueling: ci aspettiamo che la Commissione europea intervenga per sospendere questo aiuto manifestamente illegale, siamo sempre stati contrari agli aiuti di Stato”. Anche la stampa inglese attacca l’iniziativa italiana con quotidiani come  il Wall Street Journal, “il ritorno all’insolvenza di un simbolo nazionale che generazioni di politici hanno cercato di proteggere incarna il fallimento della politica industriale in Italia”, o il Financial Times: “Il protezionismo è tornato di moda in Italia e non è un bel vedere”. Intanto però la Commissione Europea appare indecisa sul prendere una posizione netta sull’accaduto e aspetta che l’Italia formalizzi l’operazioni prima di formulare un giudizio: “l’Italia notifichi le misure per Alitalia: solo dopo aver ricevuto la notifica saremo in grado di valutare la loro compatibilità con le regole europee sugli aiuti di stato”, ha dichiarato il portavoce del commissario alla concorrenza Joaquin Almunia. Intanto si aspettano le decisioni del gruppo Air France-Klm, che detiene la maggioranza relativa del pacchetto di Alitalia (25%) e con l’aumento di capitale dovrebbe immettere nelle casse disastrate della compagnia aerea italiana un ingente quatitativo di risorse. Polemico sull’ingresso delle Poste italiane il leader di Scelta Civica ed ex premier Mario Monti: “curioso l’intervento del capitale pubblico. Se si vuole essere colbertisti, bisogna saperlo essere fino in fondo, il colbertismo dè noantri non è la cosa che ci rafforza”. Difende invece l’iniziativa il ministro dei Trasporti Lupi: “non siamo in presenza di aiuti Stato nè li volevamo. Il governo non dà aiuti di Stato. Abbiamo solo favorito l’incontro tra privati”.


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