I consumatori si chiedono come andrà ad incidere sulle proprie spese l’aumento dell’IVA pari ad 1 punto percentuale.
Secondo le stime dell’O.N.F. – Osservatorio Nazionale Federconsumatori, le ricadute ammonteranno complessivamente a +207 Euro annui a famiglia (pari ad un aggravio di circa +0,80% del tasso di inflazione).
Di seguito, la lista degli aumenti (in termini annui, divisi per settore) (fonte: federconsumatori):
ricadute dirette
per una famiglia
Alimentazione e bevande
€ 2,55
Alcolici e tabacchi
€ 9,15
Abbigliamento e calzature
€ 25,07
Casa (manutenzione, mobili, ecc.)
€ 26,59
Trasporti e carburanti
€ 35,92
Comunicazioni
€ 6,89
Ricreazione, spettacolo, cultura
€ 10,43
Altri beni e servizi
€ 13,83
Totale ricadute dirette
€ 130,43
Totale ricadute indirette € 76,58
(dovuto all’aggravio dei costi di trasporto, ai maggiori costi energetici, a ritocchi ed arrotondamenti)
Totale ricadute dirette e indirette € 207,01
E’ inevitabile domandarsi se questa tassazione possa portare reali benefici allo stato (certamente non li porta al consumatore).
E allora, se aumentano i prezzi di vendita è naturale ipotizzare che diminuiranno i consumi, e se diminuiscono i consumi, diminuisce il gettito fiscale (!); inoltre, una spinta al ribasso dei consumi avrà facilmente un impatto deleterio sulla produzione (questo andrà facilmente ad aumentare disoccupazione e cassa integrazione).
Ricordiamo che la disoccupazione giovanile (prima vera piaga del sistema Italia) ha da tempo sfondato il record storico superando il 40%.
Se all’aumento dell’IVA aggiungiamo gli aumenti delle tariffe, delle addizionali IRPEF e l’introduzione della TARES, allora possiamo prevedere che altre famiglie italiane si troveranno presto al di sotto della soglia di povertà.
Una nuova vittoria (?) dell’austerità e dell’Europa.
Ma se il PIL non cresce o addirittura si ha un decremento (derivante dall’intervento correttivo sull’avanzo primario: + tasse e – welfare) come avvenne nel nel 2008 (-1,3%) e nel 2009 (-5,7%), allora a cosa saranno servite queste tasse e questi tagli alla spesa?