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Aureliano Amadei (1975) è noto per essere un superstite dell'attentato a Nassiriya (12/11/2003), episodio traumatico che ha raccontato nel lungometraggio d'esordio "20 sigarette".
-20 sigarette
di Aureliano Amadei - Italia 2010 - biografico - 94min.
La vita dell'allora aspirante regista Aureliano Amadei (Vinicio Marchioni) prima e dopo l'attentato a Nassiriya (12/11/2003, in cui morirono, a seguito dell'esplosione di un'autocisterna guidata da terroristi iracheni, 19 italiani e 9 iracheni).
il film è costituito di tre blocchi narrativi: il primo descrive la vita di Amadei a Roma, prima dell'incidente: fra centri sociali, aspirazioni registiche, un'amica/amante e una madre insopportabile. Insomma una vita normale, fin quando capita l'occasione di poter fare da aiuto regista per il documentarista Stefano Rolla, che sta per andare in Iraq a realizzare una docu-fiction sulla missione militare italiana; è una descrizione ambientale non originale, ma che aiuta a calarsi nel personaggio.
Il secondo blocco descrive l'esperienza irachena di Amadei, i primi giorni di ambientamento nel campo militare e la cronaca dell'attentato, la degenza all'ospedale americano e il ritorno in patria; è il momento più emozionante, ed anche quello che lascia più contrariati. Sarebbe stato molto interessante se la descrizione della vita militare e dei soldati fosse stata più particolareggiata. Tutto invece accade in fretta, senza grande approfondimento.
La terza ed ultima parte, la convalescenza nell'ospedale di Roma, l'incontro con i politici, l'innamoramento con l'amica ed il finale aperto e sconsolato, è la più risaputa ed inutile: volge al melodrammatico ed al privato una vicenda che sarebbe stato ben più interessante analizzare dal punto di vista globale.
L'impostazione soggettivo-biografica del film, pur aggiungendo emozione e un senso di veridicità alla pellicola, ne segna anche un limite: la pellicola si riduce ad un apologo antimilitarista, ma non aiuta a sviluppare un'opinione sulla vicenda militare italiana, di cui si continua a sapere e capire poco alla fine della visione.
Tecnicamente valido, cade un po' a livello recitativo.
Così così.
Voto: 2,5/5
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