Ausilio duro: “Ora dobbiamo capire chi e’ da Inter, domani qui perché…”

Creato il 04 aprile 2015 da Alex80

Piero Ausilio nel dopo gara contro il Parma si è fermato ha parlare con i cronisti: “Intanto non mi piace esserci solo quando le cose vanno male, mi piacerebbe esserci anche quando celebriamo qualche vittoria. Per domani ci sembrava giusto lavorare visto che oggi hanno riposato tutti e quindi domani possono lavorare tutti e preparare la partita di domenica prossima. I punti dicono che Mancini non sta facendo bene ma stiamo costruendo qualcosa per il futuro, il rischio c’era perché la squadra aveva giocato sempre con il 3-5-2 ed era stata costruita per quel modulo. Mancini è un altro tipo di allenatore, pensavamo di fare subito punti ma stiamo costruendo qualcosa di importante che richiederà pazienza anche se capisco i tifosi. Ma ci crediamo tutti, i dirigenti, il mister e valuteremo bene tutto da qui alla fine e decideremo quelli che saranno meritevoli della prima Inter di Mancini che sarà la prossima. Non so perché oggi abbiamo giocato così male, se lo avessimo saputo avremmo fatto forse scelte diverse, siamo rimasti sorpresi, la partita con la Samp era stata un’altra Inter e ci siamo complimentati con i giocatori nonostante la sconfitta, quella di oggi sembrava un’altra cosa e visto che si è bravi a fare i complimenti bisogna anche ammettere quando si gioca male. La rosa non sarà di 30, ci saranno entrate ed uscite perché ci vuole una rosa omogenea ed equilibrata. Cercheremo di fare un buon lavoro e deve uscire qualcosa di buono. Problema Meazza? Non direi, io vorrei giocare sempre in casa. Se si vuole essere degni di questa maglia, bisogna giocare qui in casa al meglio e far diventare questo fattore un’arma in più. Scappare di fronte alle responsabilità non è nelle nostre intenzioni. Da subito va presa consapevolezza di ciò che va fatto: ci aspetta una gara importante già domenica, senza proclami che non servono. C’è il Verona punto e basta. Ci sono difficoltà che vanno oltre quello che pensavamo, ma guai ad arrendersi. Stiamo già lavorando con Mancini per preparare quella del futuro. Proprio per questo dico che stiamo valutando chi è da Inter e chi non lo è: se qualcuno pensava di aver già chiuso la stagione, si sbagliava di grosso. Questa rosa, a parte la Juve, non ha nulla da invidiare a chi è davanti in classifica. Dal punto di vista individuale c’è tutto. Certo, bisogna capire cosa significa essere un giocatore da Inter”.


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