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Australia 2015

Creato il 25 ottobre 2015 da Robertoveronesi

AUSTRALIA 2015

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L’Australia è una meta mitica e da tempo sognata, anche per il romantico fascino della lontananza. L’occasione di andare dall’altra parte del mondo ci è stata “suggerita” dalla nostra Giada, nel Queensland  per frequentare la  HIGH SCHOOL PIMLICO di TOWNSVILLE. Partiamo quindi per andare a “trovarla” purtroppo questa volta senza i nostri inseparabili amici Beppe, Rossana, Giulia e Leti. Abbiamo preparato il viaggio con molto anticipo, studiando le tappe, la cultura e prenotando voli intercontinentali e interni, hotel, auto ed escursioni: come al solito documentarci, cercare in rete i racconti dell’Australia e decidere che tipo di itinerario scegliere è già un primo divertimento, che ci fa assaporare il viaggio ben prima della partenza…Tra le letture di preparazione sono state molto importanti “Le vie dei canti” di Chatwin e “In un paese bruciato dal sole, l’Australia” di Bill Bryson.

20 agosto – Partiamo in tarda serata da Malpensa, dal Terminal 1 (che in occasione dell’EXPO è stato reso davvero piacevole e invitante) con un volo EMIRATES per DUBAI

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di 4700 Km, confortevole con ottimo intrattenimento (film, giochi, cibo) e la curiosa simpatica particolarità di trovare sopra la
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nostra testa all’interno del velivolo tante lucine che mimano un cielo stellato. Alle 6 (2 ore di fuso) DUBAI ci accoglie con un’alba spettacolare e già ben 35 gradi. Gironzoliamo un po’ per il ricco aeroporto e poi siamo pronti per il lunghissimo volo (12.000 Km) per SIDNEY, il più lungo che abbiamo mai fatto…in totale il nostro viaggio è di ben 16000 Km con 8 ore di fuso. Ci accoglie un bell’aereo a 2 piani, comodo, che ci permette di dormire a tratti tra un pasto, un film e una lettura.

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22 agosto – Finalmente raggiungiamo SIDNEY alle 6 di mattina. I controlli in aeroporto (che ci spaventavano perché avevamo sentito che erano molto fiscali soprattutto alla ricerca di cibo e vegetali nascosti) sono al contrario veloci e agili. La metropolitana ci porta in un quarto d’ora in hotel, in centro, vicinissimo alla fermata metro e vicinissimo alle principali attrazioni della città; il YORK SWISSE BELHOTEL si rivela un’ottima scelta sia perché è carino con una camera gigantesca e attrezzata di ogni cosa, anche di lavatrice e asciugatrice (come si può fare a meno di un’asciugatrice in albergo!!!) sia soprattutto per la splendida posizione.

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Visto che in volo abbiamo riposato e visto che siamo bramosissimi di visitare la città, approfittiamo subito della splendida giornata di sole per passeggiare sulla CIRCULAR QUAY, lungomare mitico da cui si percepisce in pieno la magia della baia di Sidney. Sedersi su una panchina qui e ammirare l’OPERA HOUSE e l’HARBOUR BRIDGE illuminato dal sole mattutino in questa tersa giornata invernale (sì, qui siamo nell’emisfero opposto con stagione opposta) è un’ottima accoglienza e ci invita a salire subito sul traghetto che ci porta dall’altra parte della baia per ammirare il panorama da un’altra prospettiva con lo sfondo dello skyline cittadino. Qui camminiamo sui prati, assistiamo a un matrimonio su un prato con vista sull’OPERA HOUSE che sembra uscire da un film , gironzoliamo per un curioso mercatino ai piedi del ponte, dove assaggiamo dei buonissimi cioccolatini aromatizzati e acquistiamo un boomerang fatto da un artigiano aborigeno.

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Torniamo in CIRCULAR QUAY attraversando a piedi l’HARBOUR BRIDGE, meraviglia ingegneristica in acciaio. Passeggiamo per il caratteristico vitale quartiere THE ROCKS, concentrato di viali e di vecchi edifici in pietra ben restaurati, incuriosendoci nell’osservare la varia, multietnica e informale popolazione e stupendoci nel vedere tantissimi asiatici. Troviamo una moltitudine di persone anche attorno all’OPERA HOUSE vicino a cui ci rilassiamo bevendo una birra in un bel bar e mangiando fish and chips.

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Siamo un po’ strani e ancora il fuso e il lungo viaggio ci hanno poco provato…infatti ci

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addentriamo nei ROYAL BOTANIC GARDENS con ampi prati frequentati da tanta gente rilassata nella giornata di riposo (è sabato), con vegetazione lussureggiante, alberi giganteschi di ogni tipo, uccelli vari tra cui gli strani ibis, stagni e aiuole fiorite. Relax sulla panchina del parco e poi doccia in hotel prima di tornare a vedere il tramonto al MACQUARIE’S POINT, luogo privilegiato da cui ammirare l’intera baia.

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Ceniamo a base di ottimo pesce a DARLING HARBOUR, area di incontro degli abitanti

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di Sidney e dei turisti, colmo di localini e di ristoranti. Il cameriere che ci serve è un ragazzo italiano marchigiano molto
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felice di abitare in Australia anche perché ci racconta che guadagna molto pur facendo il cameriere, ha parecchio tempo libero e ha trovato un’ottima qualità di vita, anche quando ha lavorato nel Queensland raccogliendo le banane, gli dispiace solo che il permesso di lavoro stia per scadere.

Tappa per vedere la baia illuminata e poi torniamo in hotel un po’ stesi. Ora il lungo viaggio e la fatica della giornata emozionante si fanno sentire e cadiamo in trance alle 22 per un lungo ininterrotto sonno di quasi 10 ore.

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23 agosto – Ieri è stata una splendida e calda giornata di sole, ma oggi purtroppo ci sono le

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nuvole e fa un po’ più fresco. Non ci intimoriamo e ci incamminiamo per le vie centrali, tra la TOWN HALL, la
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ST’ANDREWS CATHEDRAL, il QUEEN VICTORIA BUILDING (ex mercato riccamente restaurato) e la SIDNEY TOWER. Entriamo per una preghiera domenicale in una chiesa cattolica, dove il prete all’uscita ci dà il benvenuto e ci stringe la mano. Passiamo un po’ di tempo in shopping selvaggio al PADDY’S MARKET, dove acquistiamo souvenirs di ogni genere (boomerang, magneti, magliette, portachiavi…) a prezzi davvero ottimi.

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Dopo aver attraversato il quartiere cinese, pranziamo all’affollato e caratteristico FISH MARKET, dove si vendono all’ingrosso montagne di pesce fresco di ogni tipo, che

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vengono anche cucinati per la vendita al dettaglio e si possono gustare sui tavolini tra un banco e l’altro o all’esterno, dove però i gabbiani sono pronti a collaborare al pasto. Noi scegliamo barramundi (pesce caratteristico australiano), ostriche, spiedini di gamberi e calamari, accompagnati da un calice di vino bianco
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preso in una rivendita di vini lì vicina.

Torniamo al DARLING HARBOUR per una birra e un caffè, attraversiamo il PYRMONT BRIDGE girevole e solo pedonale e in serata ci avviamo in aeroporto con direzione ADELAIDE. Sonno ristoratore al CONFORT HOTEL RIVIERA e pronti per KANGAROO ISLAND…

24 agosto – Sveglia all’alba. Un pulmino ci viene a prendere in hotel per condurci a CAPE

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JERVIS, dove prenderemo il traghetto per KANGAROO ISLAND, attraversando una bella area collinare con tante viti e farm. L’isola conserva animali e vegetazione autoctoni protetti in parchi nazionali a tutela ambientale ed è un paradiso naturale intatto per la fauna selvatica.

Al porto ci attende un gentile signore che ci farà da guida e da

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autista per i nostri due giorni di permanenza sull’isola. Si
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comincia con la CLIFFORD’S HONEY FARM dove vediamo le api importate dalla Liguria (!!!), percorriamo strade spesso sterrate tra prati con moltissime pecore, alberi di eucalipto su cui vediamo koala, termitai, alpaca, alcuni canguri morti (perché investiti) ai lati della strada. Dopo il pranzo a VIVONNE BAY, ammiriamo una numerosa colonia di leoni marini sulla suggestiva spiaggia di SEAL BAY, che vediamo da molto vicino, accompagnanti da una guida del parco: sono goffi, ma molto carini e teneri.

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Non c’è il sole purtroppo e fa un freddo pazzesco accompagnato dal vento, ma è comunque

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una bella esperienza. Vediamo poi una dimostrazione di volo libero di alcuni rapaci
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australiani, che ci fa conoscere vari falchi, gufi e aquile. Concludiamo la giornata a KINGSCOTE sul molo per il simpaticissimo banchetto dei pellicani che letteralmente divorano il pesce che un pescatore lancia loro. Ed è a KINGSCOTE che ceniamo con ottimi calamari e pesce del giorno per poi riscaldarci all’HOTEL KANGAROO ISLAND SEASIDE INN, dove abbiamo una splendida camera con vista sull’oceano. Mentre torniamo in hotel dopo cena abbiamo la bella sorpresa di incontrare per le vie poco illuminate del paese un wallaby, che è un piccolo canguro.

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25 agosto – Malgrado il tempo, che alterna sole, nuvole e qualche pioggia (solo quando

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siamo sul pulmino, eh eh!!), la giornata sarà densa di emozioni e ci permetterà di esplorare la natura di KANGAROO ISLAND e di vedere molti, molti animali. Facciamo una sosta in una farm dove si distilla in modo tradizionale l’olio di eucalipto dalle foglie e poi al KANGAROO ISLAND WILDLIFE PARK passeggiamo tra canguri e wallaby, a cui la guida del parco ci permette di dare da mangiare. Vediamo pappagalli, 1 casuario, una echidna, uccelli ed opossum. Possiamo anche prendere in braccio un koala e un cucciolo di canguro accolto in questo centro, che è anche rifugio per il recupero di animali selvatici feriti: che emozione!

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Pranzo con calamari giganti, poi attraversiamo il FLINDERS CHASE NATIONAL PARK, una fitta boscaglia di eucalipti.

La nostra guida/autista e tutte le altre persone che abbiamo finora incontrato in Australia nei parchi, nei negozi, negli hotel, per strada sono sempre molto gentili, pronti ad aiutarti e sorridenti; spiegano tutti moltissimo, peccato che ci sfugga quasi sempre gran parte della conversazione sia per lo scarso inglese sia per la contrazione della maggior parte delle parole (bello comunque che siano tutti pronti a ripetere quello che hanno detto).

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Molto suggestive le REMARKABLE ROCKS, enormi massi di granito sul mare, levigati

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dal vento e dalla salsedine tra i quali ci si può addentrare. Al faro di CAPE DU COUEDIC compare nel cielo uno splendido
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arcobaleno. Concludiamo la bellissima giornata all’HANSON BAY WILDLIFE SANCTUARY dove facciamo un KOALA WALK alla ricerca (che sarà molto fruttuosa) di koala tra i rami degli eucalipti e dove avvistiamo anche un’echidna. Ancora canguri nei prati (che abbiamo visto più volte nel corso della giornata) e poi torniamo a PENNESHOW, da dove purtroppo prendiamo il traghetto per lasciare l’isola e tornare ad Adelaide.

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26 agosto – Mattinata dedicata alla visita di ADELAIDE, città a pianta quadrata regolare circondata da parchi. Gironzoliamo per le vie, visitiamo qualche chiesa piuttosto anonima, le vie pedonali, la zona del fiume (TORRENS RIVER) con i verdi giardini circostanti popolati di cigni neri, un mercato di prodotti locali (CENTRAL MARKET) e pranziamo in un prato con buona frutta (fragole, ananas e banane).

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Tutte le città australiane possono in realtà sembrare senza identità perché hanno una storia recentissima o meglio non hanno storia, pur avendo il fascino della modernità ben organizzata in cui le persone danno l’idea di vivere bene in modo sereno e rilassato; è una società tollerante con uno stile di vita libero.

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Nel pomeriggio trasferimento in aereo a BRISBANE, la capitale del QUEENSLAND. Prendiamo l’auto che abbiamo noleggiato per esplorare il QUEENSLAND e siamo subito un po’ perplessi perché si guida a sinistra come in Inghilterra: è tutta un’altra prospettiva, tentiamo di perderci appena partiti, ma poi tutto ok e arriviamo in città. Subito giretto per le vie centrali anche se è già buio (ma in Australia il sole tramonta prestissimo verso le 17.30!) che si presenta piuttosto vivace, carina, con bei palazzi illuminati.

Cena con un buonissimo hamburger in un ristorante molto segnalato che in realtà è all’interno di un container in pieno centro (strani questi australiani!). Poi a nanna al CAPITOL APARTMENTS, un appartamento davvero bello, grande, curato, peccato starci solo una notte.

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27 agosto – (350Km) Questa mattina assaporiamo l’atmosfera piacevole e rilassata di BRISBANE, che si sviluppa su un’ansa di un fiume, ha un bellissimo clima tutto l’anno, tante aree per pedoni, piste ciclabili e da jogging, parchi e giardini. Facciamo una passeggiata al BOTANIC GARDEN con grandi alberi, veduta sul porto, tanti uccellini multicolori. Direi che nel complesso Brisbane ci ha fatto un’ottima impressione.

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Inizia ora il vero viaggio in auto per il QUEENSLAND, che già al suo esordio si rivela

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avventuroso. Pausa al GLASS HOUSE MONTAINS NATIONAL PARK ad un punto panoramico da cui si vede la costa, poi passiamo alla SUNSHINE COAST e sostiamo alla cittadina di NOOSA che ha una splendida lunga spiaggia di sabbia popolata di surfisti. A partire da qui prendiamo una strada quasi sterrata, i cartelli avvisano di stare attenti all’attraversamento dei canguri, iniziano molte curve, il cielo si fa scurissimo e diluvia: paura!

Ce la facciamo ad arrivare ad HERVEY BAY al BEACH MOTEL che è proprio sul mare e ci precipitiamo a cena prima che chiuda tutto (dopo le 20 in Australia è faticoso trovare aperti i ristoranti per la cena); fortunatissima stasera la scelta perché mangiamo al WILD LOTUS pesce (barramundi, calamari e altri tipi di pesci) davvero squisiti e cucinati in modo splendido.

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28 agosto – Oggi abbiamo organizzato un’escursione a FRASER ISLAND, la più ampia isola sabbiosa al mondo che è rimasta un paradiso naturale incontaminato. Per

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fortuna avevamo deciso di non andare con la nostra auto, ma con un pulmino 4 x 4 con guida/autista; in effetti le strade sono completamente di sabbia, mai asfaltate e non è per nulla facile muoversi. Malgrado sia del tutto sabbiosa, FRASER ISLAND è decisamente lussureggiante e vi cresce una rigogliosa vegetazione tropicale inframezzata da molti laghi. E’ impressionate e lunghissima la SEVENTY-FILE- MILE BEACH che è percorribile dalle auto e pulmini 4 x 4 e dove facciamo un lungo e affascinante percorso tra
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pescatori (con le auto colme di canne da pesca a vista), campeggiatori (proprio sulla spiaggia), piccoli aerei che atterrano in riva al mare e il relitto di una grossa nave naufragata. Sosta a ELI CREEK, torrente di acqua cristallina che si può risalire tra mangrovie, palme e felci. Ci bagniamo nel pomeriggio anche al LAKE MACKENZIE le cui acque assumono colori tropicali e che è circondato da una splendida spiaggia chiarissima e molto fine e con tanti alberi intricati. Ci viene più volte segnalato di fare attenzione agli squali, ai coccodrilli, ma anche ai dingo, che sono in pratica cani selvatici, ma che possono diventare pericolosi e attaccare l’uomo: per fortuna non li incontriamo!

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Concludiamo la bella giornata in quest’isola paradisiaca con una passeggiata nell’intricata e rigogliosissima foresta tropicale.

Di ritorno a HERVEY BAY con il ferry torniamo a cena al ristorante di ieri che ci era

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proprio piaciuto, ma stasera scegliamo carne (canguro e manzo) e buon vino rosso. Il canguro non è male, ma non è particolare e sa un po’ troppo di selvatico; per quanto riguarda il vino c’è da dire che si trova ovunque e piuttosto buono, dal momento che l’Australia in tempi relativamente recenti è diventata un grande produttore di vino, anche di qualità, che riesce anche ad esportare: è proprio vero che la capacità imprenditoriale a volte nasce dal nulla, basta avere l’idea e pensare a come realizzarla, noi italiani che abbiamo una storia secolare anche nell’ambito della produzione enologica dovremmo imparare da loro.

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29 agosto – (380 Km) Scopriamo che HERVEY BAY è il miglior luogo in Australia e forse al mondo dove si possono avvistare le balene, per di più questa è la stagione migliore per vederle. Perciò dedichiamo la mattinata ad un’uscita in barca nella baia per il WHALE WATCHING che si rivelerà meravigliosa e molto emozionante. Vediamo prima alcuni delfini e poi tantissime balene che escono dall’acqua e che arrivano anche molto vicine alla barca: bellissimo!

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Pomeriggio in trasferimento sulla BRUCE HIGHWAY, ampia strada che attraversa tutto il QUEENSLAND lungo la quale si incontrano ogni tanto qualche farm, mandrie di

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mucche e ampi campi di canna da zucchero nella zona di BUNDABERG, famosa per la produzione di rum (che si ricava infatti dalla canna da zucchero). Dopo circa 380 Km arriviamo
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alla nostra sosta serale a ROCKHAMPTON, capitale australiana della carne bovina e naturalmente non possiamo esimerci dal cenare con una bella bisteccona di beef. E’ sabato sera, la temperatura è ottima eppure, come nel resto delle altre zone, la vitalità cittadina dopo le 20 è molto limitata (anche Giada ce lo conferma per Townsville) e anche i ragazzi non sono mai lanciati in movida sfrenata, al massimo passeggiano o cenano in coppia o in piccoli gruppi dello stesso sesso, sono pochi in gruppo come da noi.

30 agosto – (525 Km) Dopo il riposo al TRAVELODGE prima di ripartire da

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ROCKHAMPTON ci fermiamo per la foto di rito nel punto dove
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passa il TROPICO DEL CAPRICORNO con la sensazione impressionate di aver un piede nella zona temperata e un piede nella zona tropicale. Il cielo è nuvoloso, ma pazienza, oggi si viaggia! Le casette che troviamo ogni tanto sulla BRUCE HIGHWAY sono tutte rialzate “a palafitta” con veranda, sono le tipiche case del Queensland. Nei campi ai lati della strada e nel mezzo del bush vediamo qualche canguro libero e tante mucche, molte sono le coltivazioni di canna da zucchero e gli eucalipti.

Il percorso è lungo (525 Km), numerosi sono i controlli che ti invitano a fermarti per

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riposare, in alcune aree di servizio (che non sono altro che una casupola in mezzo al bush) ti offrono gratis il caffè. Facciamo una tappa per una passeggiata sulla spiaggia lunga e sabbiosa a CAPE HILLSBOROUGH.

All’arrivo a AIRLIE BEACH abbiamo una sorpresa non piacevole: il giro che avevamo

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prenotato mesi fa in barca a vela è stato annullato perché non è stato raggiunto il numero minimo e dobbiamo convertire; le opzioni sono varie e scegliamo la barriera corallina per domani e le ISOLE WITHSUNDAYS per dopodomani. Per ora tramonto molto bello sulla splendida spiaggia davvero tropicale di AIRLIE BEACH, passeggiata per il paese che si presenta un po’ più vitale degli altri con parecchi giovani e cena a base di calamari. Pernottiamo al COLONIAL COURT carino e in ottima posizione.

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31 agosto – In Australia il REEF è una lunghissima striscia di coralli che fiancheggia le coste del Queensland per ben più di 2000 Km: impressionante, ma purtroppo non è vicina alla costa come al Mar Rosso o alle Maldive e perciò si deve raggiungerla con la barca (qui per circa 30 Km, più a nord un po’ più vicina). Anche in questo caso l’organizzazione australiana è perfetta, la barca è equipaggiata al massimo e ci porta su una grande piattaforma proprio di fianco alla barriera corallina. Lì ci sono mute, pinne, maschere e boccagli in quantità enorme perfettamente disinfettati dopo ogni uso e si può fare finalmente SNORKELING. Tanti pesci colorati, corallo in prevalenza bianco: il reef è sempre una grande emozione, qui associata al brivido di trovare qualche animale pericoloso! Ci pare però che la barriera del Mar Rosso sia ancora più bella e colorata di questa australiana. Al ritorno prendiamo il sole sul ponte, avvistiamo ancora una volta una balena, conosciamo una simpatica famiglia di Savona con cui chiacchieriamo dei nostri percorsi di viaggio e poi cena a AIRLIE BEACH in una pescheria, che, oltre a vendere il pesce, te lo cucina e poi te lo puoi mangiare ai tavolini lì davanti.

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1 settembre – Ci attende una splendida giornata alle ISOLE WHITSUNDAYS, che

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raggiungiamo con un bel catamarano a motore, da cui la prima sorpresa è l’avvistamento di una balena molto vicina. Sono isole quasi deserte, ricoperte di foreste tropicali tra cui si stagliano calette sabbiose. Ma la vera meraviglia della giornata è l’incontaminata WHITEHAVEN BEACH, che come dice il nome è un vero paradiso tropicale, una lunga striscia di candida sabbia di pura silice; prima l’ammiriamo dall’alto di una collinetta e poi scendiamo e facciamo il bagno camminando sulla spiaggia bianchissima che, come quella delle Maldive, non scotta per nulla, è una vera favola! Risaliamo sul catamarano, facciamo un veloce lunch freddo e ripartiamo verso un’isola vicina in cui è possibile fare snorkeling con muta e maschere che ci forniscono i ragazzi del catamarano: molto bello e vediamo parecchi pesci anche grossi, i nostri compagni di barca vedono anche ben 4 tartarughe. Ultima sosta su un’isoletta tutta di sabbia che nel pomeriggio con la bassa marea diventa un poco più ampia, i colori del mare sono bellissimi ed è possibile anche fare lo snorkeling. Torniamo ad AIRLIE BEACH molto soddisfatti.

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2 settembre – (305 Km) Il canto, o meglio lo schiamazzo, di moltissimi cacatua (simpatici uccelli bianchi presenti un po’ dovunque) sui rami dell’albero davanti alla camera è il nostro risveglio di oggi.

Molte sono state le emozioni di questo viaggio, ma quella di oggi è molto più forte: vedere la nostra Giada dopo ben 2 mesi!

Nel tragitto sostiamo alla simpatica cittadina di BOWEN, che ci accoglie con una chicca

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kitsch, il BIG MANGO alto 10 metri; in Australia è un po’ una
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mania e in tanti paesi ci sono grandi ananas, granchio, koala, stivale da pesca, trota…pazzesco! Dalla FLAGSTAFF HILL di BOWEN si gode uno splendido panorama delle spiagge sottostanti, in riva alle quali poi passiamo; facciamo anche una breve passeggiata a HORSESHOE BAY. Gustiamo un buonissimo sorbetto di mango (imperdibile a Bowen) e notiamo che questa cittadina è proprio vivibile e carina con belle case con verande circondate da tantissimo spazio, verde e parchi dovunque, bel mare: l’idea che ci eravamo fatti del tranquillo paese tropicale australiano.

Finalmente eccoci a TOWNSVILLE, posiamo i bagagli al bell’hotel direttamente sul

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mare AQUARIUS ON THE BEACH dove abbiamo una camera con terrazza sulla spiaggia e parcheggiamo emozionatissimi davanti alla PIMLICO HIGH SCHOOL: eccola che esce con sua
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bella divisa insieme ad una marea di altri ragazzini…superabbraccione e poi Giada ci fa da guida per la cittadina. Andiamo a CASTLE HILL per ammirare il panorama e poi a spasso per il bel lungomare (la STRAND) e per
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le vie centrali: è una stranissima sensazione esserci ritrovati qui dall’altra parte del mondo e gironzolare insieme come se niente fosse per poi salutarci di nuovo questa sera! Ceniamo con bisteccone giganti e poi conosciamo la famiglia che ospita Giada, bevendo insieme un bicchiere di vino. Sono simpatici, ospitali e hanno una casa molto bella, con ampi spazi, una grande veranda e un giardino con piscina e piante tropicali. CIAO GIADA, CI VEDREMO A CASA TRA CIRCA 1 MESE…

3 settembre – (450Km) Riprendiamo il nostro viaggio verso nord percorrendo una bella strada tra canne da zucchero, palme, alberi di banane e di mango. Facciamo una piccola

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sosta a CARDWELL, paesino sulla costa, dove troviamo una delle poche panetterie/pasticcerie degne di questo nome: mangiamo dolci con la crema, frittelle e pie buonissimi. Attorno a INNISFALL, nel mezzo di vaste piantagioni di banane, ci fermiamo più volte in vari chioschetti ai bordi della strada che vendono ogni genere di genere di frutta tropicale e assaggiamo banane, papaia (la più buona mai mangiata), frutto della passione e succo di canna.

Dopo CAIRNS facciamo una piccola deviazione inerpicandoci verso KOURANDA,

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paesino nella foresta che si può raggiungere anche con una funicolare, dove dovrebbe esserci un mercato di artigianato aborigeno, che in realtà vende prevalentemente paccottiglia.

L’impressione che abbiamo avuto in Australia in generale è che gli aborigeni siano una comunità relegata in ghetti come gli indiani d’America e che gli australiani non nativi si vergognino di come gli aborigeni sono stati trattati e massacrati, ma ciononostante i nativi che si vedono in giro sono quasi sempre persone che si capisce vivono ai margini della società. Eppure alcune comunità aborigene (non numerose) hanno mantenuto la loro forza culturale e conservano arti e musica tradizionali, in particolare grazie al ricco patrimonio di racconti sul TEMPO DEL SOGNO da cui attingere e grazie al loro forte amore per la Terra.

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A KURANDA merita invece assolutamente di essere visitato il BUTTERFLY SANTUARY dove è possibile vedere una grandissima quantità di farfalle multicolori così da vicino che spesso si posano sui visitatori, soprattutto se sono vestiti con colori vivaci e vengono scambiati per fiori: bello avere sia io che Bobo qualche farfalla che si posa su di noi!

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La CAPITAN COOK HIGHWAY è la spettacolare strada che da CAIRNS ci conduce a

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PORT DOUGLAS, costeggiando belle spiagge di sabbia e rigogliose colline tropicali trabordanti vegetazione.

PORT DOUGLAS è un paese molto carino ed elegante dove passeggiamo sulla

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lunghissima sabbiosa spiaggia, la 4 MILES BEACH e vediamo la bella chiesa sul mare circondata di palme. Lì vicino sta cominciando il rinfresco di un matrimonio al di sopra di una suggestiva piattaforma, mentre il sole tramonta. Bei negozi e ristoranti si trovano nelle vie lì attorno e ceniamo con cozze e il solito ottimo barramundi, che si pesca proprio su questa costa. Molto carino l’hotel di PORT DOUGLAS che ci ospita, il BAY VILLAS RESORT e ancora una volta non abbiamo l’occasione di nuotare nella bella piscina della struttura, perché il tramonto è sempre troppo, troppo presto.

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4 settembre – (65Km) Gli uccelli tropicali chiassosi e variopinti sembrano sincronizzati per dare la sveglia e anche oggi siamo prontissimi per avventurarci ancora più a nord. Abbiamo scelto di affrontare la foresta pluviale australiana con l’aiuto di una guida, che ci viene a prendere in hotel e ci condurrà in pulmino insieme ad altri 4 australiani e ad un neozelandese nelle escursioni della giornata.

Si comincia con MOSSMAN GORGE, una gola ricca di vegetazione e orlata di cascate

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per poi attraversare in barca il DAINTREE RIVER, addentrandoci nella foresta con mangrovie e ogni tipo di
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fittissima vegetazione tra curiosi uccelli e pericolosissimi e inquietanti coccodrilli di acqua salmastra che si crogiolano al sole sulle rive del fiume. Il coccodrillo vive nei fiumi e in riva al mare ed è solo uno dei tantissimi animali letali per l’uomo dell’Australia, assieme a squali, ragni giganteschi, serpenti e piccole mortali meduse. In
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ogni spiaggia ci sono cartelli enormi che invitano a far attenzione, con vicino una bottiglia di aceto e i consigli per i primi soccorsi e vietano assolutamente di fare il bagno in estate da novembre a marzo: per un europeo è frustrante vedere spiagge incantevoli tropicali e splendido mare turchese che non si può affrontare!

La nostra simpatica guida ci invita a fare una passeggiata su una

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spiaggia con le classiche palme da foto e intanto ci prepara in un’area pic-nic nel mezzo della foresta un the con biscotti con tanto di tovaglia e servizio: una vera chicca. Dall’ALEXANDRA LOUKOUT si gode uno splendido panorama sul MAR DEI CORALLI ed è impressionante vedere come spiagge e scogliere coralline siano affiancate alla vergine foresta tropicale.

Ed eccoci a CAPE TRIBULATION, la tappa più a nord del nostro viaggio australiano: ha una bellissima deserta spiaggia con sabbia finissima, che ha l’atmosfera di un luogo remoto al di fuori del mondo.

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Anche il lunch è in un’area pic-nic nel bel mezzo della foresta, dove WHAYNE usa il

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barbeque per ottime braciole di carne e per il pesce per finire con la frutta tropicale. Nelle vicine acque cristalline di un ruscello due australiani compagni di escursione fanno il bagno tra tanti pesci, io e Bobo non ci fidiamo, anche se ci rassicurano che i coccodrilli non dovrebbero esserci. Emozionante la passeggiata tra i giganteschi alberi secolari della foresta, con liane, radici enormi, farfalle coloratissime e uccelli di ogni genere, tentando di avvistare (o meglio di evitare) il CASUARIO, uccello che può arrivare anche all’altezza di due metri, che ha una testa multicolore, sembra uno struzzo preistorico e può essere pericoloso se attacca l’uomo: per fortuna /sfortuna non lo incontriamo.

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Prima di tornare a Port Douglas ci fermiamo, nel bel mezzo delle piantagioni di thè (che naturalmente acquistiamo), alla DAINTREE ICE CREAM COMPANY dove assaggiamo un gelato molto, molto buono ai vari frutti tropicali, tra cui preferiamo i gusti frutto della passione e ananas.

Da PORT DOUGLAS riprendiamo la nostra auto e arriviamo al tramonto a CAIRNS, dove pernottiamo all’HOTEL PLAZA anch’esso in ottima posizione sul mare (direi che abbiamo scelto proprio bene gli alberghi di questo viaggio sia per la struttura sia per la posizione). Sull’animato lungomare ci sono tanti negozi stranamente ancora aperti (di solito prima delle 17 è già tutto chiuso) e molti ristorantini, dove ci aspetta purtroppo la nostra ultima cena di pesce australiana. Puntata al NIGHT MARKET che è aperto fino alle 23 e poi a nanna.

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5 settembre – Prima di restituire l’auto e prendere il volo per SIDNEY gironzoliamo per la lunga passeggiata in legno sul mare o meglio sulla palude marroncina che si è creata in città al posto del mare, motivo per cui è stata costruita una laguna, che è in pratica una piscina di acqua marina libera a tutti, così come libere sono tutte le attività sportive dall’acqua gym, allo yoga, agli strumenti ginnici lungo l’ESPLANADE.

Dall’aereo salutiamo la terra australiana con una bella panoramica dall’alto della barriera corallina.

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AUSTRALIA 2015


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