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Australia – Baz Luhrmann

Creato il 05 gennaio 2015 da Maxscorda @MaxScorda

5 gennaio 2015 Lascia un commento

Australia
Nicole Kidman, alla fine degli anni ’30, sarebbe destinata ai nobili salotti londinesi ma il marito sperduto nel deserto australiano e impegnato dice lei in chissa’ quali nefandezze, non le da’ fiducia percio’ decide di andare a sincerarsi dello stato delle cose di persona e vendere la proprieta’ di allevamento del bestiame. Una volta giunta a destinazione scopre pero’ che il marito e’ stato assassinato e che la vendita fa comodo a molti, soprattutto al loro diretto concorrente. Lei decidera’ di non vendere, per orgoglio ma in special modo dopo aver conosciuto lo spigoloso ma affascinante Hugh Jackman, il mandriano di fiducia e il piccolo Brandon Walters, un mezzosangue destinato al ghetto per quelli come lui e che invece trovera’ nella Kidman una madre avendo perso la sua e lei non avendo mai avuto figli.
Inizieranno molte avventure, una di queste chiamata seconda guerra mondiale. Per Luhrmann, la Kidman, Jackman e molti altri comprimari e’ un vero e proprio ritorno a casa perche’ tutti australiani, percio’ il film e’ sentito e vissuto con particolare ardore.
Immagino che la giusta inflessione del parlato abbia dato un valore aggiunto ad un film andato bene ma non benissimo. Lui, Luhrmann e’ sempre spettacolare, colorato, velocissimo, autore del live action di un fumetto tutto da scrivere. Incede sul misticismo dei luoghi e delle genti ed e’ questa la magia di solito affidata alle canzoni e alle coreografie. Se c’e’ qualcosa di sbagliato e’ stato il mettere troppa carne al fuoco e parlando di mandrie, gia’ si sente il profumino. Scherzi a parte c’e’ di mezzo un omicidio, una gara commerciale, il cattivo che brama il possesso, l’amore profano, l’amore per il figlio mai avuto, l’emancipazione femminile, gli aborigeni, il mistero di un popolo e infine la guerra quando uno solo di questi sarebbe stato sufficiente ad imbastire una trama.
Anche l’umore cambia nel corso del film e pur facendo parte del suo stile, pensiamo a "Moulin Rouge!" o "Il grande Gatsby" ma qui davvero inizia come un cartoon e termina nel dramma piu’ completo.
Sulla qualita’ degli interpreti non si discute. La Kidman e’ strepitosa sotto ogni punto di vista e Jackman un vero monumento alla mascolinita’. Cattivissimi i cattivi, buonissimi i buoni e l’Australia e’ uno spettacolo, CGI o meno che sia.
Mi e’ piaciuto per quanto in effetti sia il film meno riuscito di Luhrmann ma a questi livelli, resta un dettaglio.

Scheda IMDB


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