Sabato 24 agosto un ragazzo di 26 anni è stato ucciso da un coccodrillo di 5 metri mentre stava nuotando in un fiume dell’ Australia.
D’un tratto, ha deciso di farsi un bagno e, di fronte ad una quindicina di persone, mentre attraversava il fiume con un amico, il grosso rettile lo ha attaccato e trascinato via con sé.
“Lo hanno guardato attraversare il fiume- ha spiegato il sergente Geoff Bahnert, riferendosi ai presenti alla scena – poi hanno visto il coccodrillo prenderlo tra le sue fauci“. Una festa di compleanno che senza dubbio ha avuto un esito drammatico ed è terminata in tragedia, che in queste ore deve essere ancora chiarita del tutto.
Il giovane si è tuffato ed ha iniziato quella che doveva essere solo una nuotata, ma dopo qualche minuto il grande rettile lo ha attaccato e per lui non c’è stato scampo. Sul posto sono giunti i soccorsi e la polizia, ma ormai non c’era più nulla da fare. I resti del giovane non sono ancora stati ritrovati e le ricerche, per individuare quel poco che è rimasto, proseguono.
“Molte persone che partecipavano alla festa hanno visto l’uomo afferrato dal coccodrillo per un pò di tempo e poi scomparire dalla vista“, spiega ancora il sergente Bahnert.
Si sospetta che forse, al momento di buttarsi in acqua, il giovane potesse essere ubriaco. “Il Mary River- afferma il sergente – è noto ovunque per avere la più alta concentrazione di coccodrilli adulti nel mondo. Non si nuota nel Mary River!”.
Da dati riscontrati pare che i coccodrilli presenti nel fiume raggiungano tranquillamente anche i 7 metri di lunghezza, e che la forza delle loro mascelle, unita alla mole, non lascino scampo ad essere vivente alcuno che si avventuri nel loro “territorio”. I soccorritori stanno in queste ore dragando il fiume in cerca dei poveri resti.
L’avviso ai turisti è di venire, guardare, scattare, fotografare e stare fuori dall’acqua. Incredibile come, a volte, tragiche fatalità, unite ad una buona dose di incoscienza, possano spezzare giovani vite.
Written by Cristina Biolcati