Australia, va in moto a olio fritto

l'articolo originale

Ogni tanto qualche notizia sembra uno spiraglio di luce in questi anni bui.
In questa un petroliere si redime e si da all’ecologia promuovendo un motore diesel a olio fritto e scarti di grasso con emissioni inquinanti davvero minime.
Queste piccole ma costanti realtà unite alle recentissime e incoraggianti notizie riguardo la fattibilità di centrali nucleari a fusione consentono di nutrire un minimo di fiducia per il futuro dei nostri figli che, se le cose dovessero mantenersi su questo trend, non avrebbero per niente una vita agevole.

Dal TGCom del 24 Settembre 2009. L’originale è a questo indirizzo.

Un ex operatore di piattaforme petrolifere offshore, convertito all’ambientalismo, è partito per un giro dell’Australia cavalcando una motocicletta diesel a basse emissioni, alimentata da olio di frittura e scarti di grasso animale. Paul Carter, scrittore e attore comico, è partito da Adelaide per la traversata di 20 mila km in sella a Betty the Biobike, costruita da studenti di ingegneria meccanica dell’università di Adelaide.
La moto vanta una velocità di crociera di 95 km/ora e consumerà durante il viaggio 650 litri di olio. Carter, la cui impresa è sponsorizzata da compagnie petrolifere che cercano di promuovere carburanti alternativi, ha detto di voler riparare il torto di aver contribuito all’impronta di CO2 con il precedente lavoro. Betty the Biobike è l’unica moto registrata per circolare, con targa e assicurazione, alimentata da olio e a grasso di scarto.
E’ capace di un risparmio di carburante considerevole, con circa 3,5 litri per 100 km, e libera appena 71 grammi/km di CO2. Carter si è diretto verso sudest in direzione Melbourne, e poi continuerà lungo la costa orientale in un circuito antiorario del continente.