Austria – Tre metri sotto il cielo

Creato il 25 agosto 2015 da Smilingischic

Eccomi tornata. Avrei dovuto riprendere ieri, lo so. Ma il bello di scrivere nel proprio spazio è che in fondo non devo timbrare il cartellino e i pensieri hanno i loro tempi.

Filosofie del menga a parte diciamocelo in faccia, quando decidi di rallentare, non è immediato ritrovare la spinta giusta per ripartire.

Poi succede che mi  arriva un messaggio privato da una ragazza che mi legge da anni e che ormai è diventata una cara amica: ” E’ dal 14 agosto che non pubblichi niente?. E’ la prima volta. E’ tutto ok?

Mi serviva una scossa per riprendermi da questo strano stato di dormiveglia. Le colazioni lente che terminano a pranzo, i pomeriggi pigri con un un libro in mano, le maratone di True Detective, mi hanno ricordato che si può vivere anche senza dovere impiegare forzatamente qualunque minuto della giornata, come in una partita a Tetris.

Ma non potrei più vivere senza scrivere. Tempo cinque minuti ero davanti al PC.

E ne ho di cose da raccontarvi, a partire da un surreale viaggio in Austria.

Siamo partiti la vigilia di Ferragosto da Lucca, con un caldo africano,  in direzione Zell am See – Kaprun.

Già mi vedevo saltellare sui prati tra le mucche e qualche malga,  come una allegra attempata Heidi, con le mie pezzole in testa e i miei nuovi scarponcini da trekking comprati per l’occasione da Decathlon, (insieme a qualche paio di pantaloncini e leggins corti, due calzettoni adatti per camminare di quelli che costano 20 euro ma le vesciche non vengono neanche se ti metti a correre a piedi scalzi, una cerata per la pioggia,  che la prendo giusto per avercela in caso di bisogno).

“Mi raccomando la crema solare e le canottiere perché qui fa caldissimo. Al massimo una giacca a vento per andare sui ghiacciai”. Consiglio degli amici che già ci stavano aspettando in montagna.

Ecco. Al massimo una giacca a vento. E menomale che ce l’ho messa perché la mia valigia ricolma di t – shirt, canotte e camicie a quadretti, (perché in montagna sono ganzette) è rimasta pressoché inutilizzata. E altrimenti sarei morta assiderata. O avrei dovuto comprarne una là. Decisamente la seconda.

“Te la prendi per così poco? Al ritorno avrai da lavare di meno”. 

La mia mamma mi sorprende ogni volta con il suo rinnovato senso positivo. Quasi mi supera.

Certo che sette giorni su sette di pioggia non potevamo prevederli. Per la precisione sei giorni e mezzo. Perché la prima mattina di vacanza siamo riusciti a vedere uno spicchio di cielo azzurro. E sono le uniche immagini soleggiate che vedrete.

Eravamo partiti bene vero?

Poi pioggia e freddo. Sempre.

Pioggia alle meravigliose Cascate di Krimml e nella romantica e barocca Salisburgo. Nevischio a tratti sul Ghiacciaio a 3000 metri, sul tetto del mondo, con un panorama da mozzare il fiato che se allungavi una mano potevi quasi toccare il cielo tanto eri salito in alto. Nuvole e temperature bassissime ai laghi artificiali Wasserfallboden e Mooserboden, dall’atmosfera fatata.


Ma che pace, che serenità. E quella sensazione di sentirti piccolo piccolo di fronte al mondo stesso. Ti guardi intorno e cambiano immediatamente le prospettive;  nel silenzio che ti circonda senti la mente piano piano svuotarsi.

Le condizioni meteorologiche sarebbero potute essere migliori, ma in fondo chissenefrega se la compagnia ti fa stare bene e il cibo pure. E le pezzole con i fiorellini in testa l’ho messe ugualmente.

 Il presente è ok. Tutto è ok. Si riparte carichi.

A presto. Sa.

♥♥♥

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Pics by Giorgio Leone

Location: Austria