La Financial Services Autohority vuole modificare i metodi attraverso i quali le banche inglesi concedono mutui ai cittadini. In particolare, secondo l’organismo che vigila sul sistema finanziario britannico, dovrà finire l’era delle “auto-certificazioni”, che hanno comportato negli ultimi anni crescenti pericoli.
Le autorità londinesi hanno infatti scoperto che il 46% dei prestiti concessi per l’acquisto di immobili non vincolava i contraenti a dimostrare con documenti ufficiali i propri redditi: questi ultimi venivano invece dedotti, sulla base di informazioni fornite autonomamente dagli stessi clienti. La FSA ha pubblicato a tale proposito un rapporto ad hoc, nel quale specifica che su questo punto il mercato dei mutui (che vale in Gran Bretagna 1.200 miliardi di sterline) potrebbe essere sottoposto a nuove regole a partire dal prossimo anno.
«Siamo determinati a proteggere i clienti più vulnerabili. Per farlo vogliamo fare in modo che chiunque ottenga un prestito sia realmente in grado di sostenerne il peso economico», ha sottolineato Lesley Titcomb, direttore dell’area mutui dell’autorità di vigilanza. Per questo è probabile che la responsabilità del controllo sui redditi dei clienti ricadrà interamente sulle spalle degli istituti di credito.
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