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Autodafé e la formazione professionale dello scrittore

Creato il 18 febbraio 2013 da Autodafe

di Cristiano Abbadessa

Il nostro primo ebook per il progetto Narrativo Presente è ormai in fase di sistemazione grafica. Ai primi di marzo sarà disponibile e distribuito, come gli altri nostri titoli, dalla piattaforma di BookRepublic. Seguiteci (e seguite anche la piattaforma) per scoprire tutte le novità e le offerte legate al lancio di questo primo titolo.
Ricordo anche che sabato 23, ore 18.30, nell’ambito del festival “Tra le righe” a Cinisello Balsamo si terrà l’incontro dedicato proprio al lancio del nostro progetto e, a partire da questo, alla discussione sulla narrazione della realtà sociale contemporanea, alla forma letteraria del racconto e alle produzioni letterarie pensate apposta (o comunque adatte) per l’editoria digitale.
Al momento, mi piace sottolineare che il progetto sta riuscendo a svolgere quella funzione di “palestra e vetrina” per i nuovi autori (o anche non nuovi) che si era prefisso. I racconti selezionati per la pubblicazione in ebook sono stati rivisti redazionalmente, editati e sottoposti agli autori, con molti dei quali si è sviluppato quel fertile confronto che rappresenta appunto la palestra in cui affinare le proprie qualità di narratori. Ora, i testi prescelti e rivisti andranno in vetrina nell’ebook.
Pongo l’accento su questo aspetto perché, anche in conseguenza di situazioni di tutt’altro genere, negli ultimi giorni mi è capitato di porre più volte l’accento, in scambi di idee e conversazioni, sull’utilità di tutte quelle iniziative che possono contribuire alla crescita professionale dello scrittore esordiente o semi-tale. Dove, come ho già avuto modo di precisare anche in questa sede, per “professionalità” non si intende lavoro o guadagno, ma l’acquisizione di una competenza specifica che spazia dalla qualità della scrittura a una visione il più possibile completa del mondo editoriale. Anche se solo per pochi è quello che dà da mangiare, mi piace pensare (e lo ritengo necessario, come editore) che il mestiere di scrittore sia comunque l’occupazione primaria per gli autori che collaborano con noi o che vorrebbero farlo; primaria nella soddisfazione, nell’impegno, nella cura, se non nella redditività o nelle ore dedicate.
La nostra palestra è uno spazio aperto per provare, sul campo, a confrontarsi e a crescere nell’arte della narrazione. Del resto, alla formazione dello scrittore sono già oggi dedicate molte altre iniziative, dai corsi di scrittura creativa ai laboratori, dai blog letterari a quelli di ispirazione sindacal-corporativa. Alcune di queste iniziative sono ottime, altre un po’ abboracciate; tutte, però, hanno il denominatore comune di preparare soprattutto lo scrittore a migliorare la propria qualità e, magari, a prendere coscienza di alcuni “diritti” da far valere nei confronti dell’editore. In sostanza, anche nelle circostanze migliori, si finisce spesso per fissare quale traguardo la pubblicazione di un’opera con un editore: lo slogan sembra essere “migliora e prendi coscienza delle tue capacità, e arriverai a essere pubblicato”. Ma, come ho già sottolineato in passato, questo rischia di essere un obiettivo fuorviante.
Oltre che sulla qualità della scrittura, un aspirante autore dovrebbe, a mio avviso, crescere e formarsi nella conoscenza complessiva del mondo editoriale. Sapere, per cominciare, che un accordo con un piccolo editore è un patto fra simili, in cui la scelta deve essere reciproca; e se l’autore deve piacere all’editore, anche l’autore deve essere bravo a trovare un editore adatto, senza porsi nella condizione di chi mendica, col cappello in mano, la grazia della pubblicazione purchessia. Perché, poi, per non limitarsi a una frustrante pubblicazione senza lettori, è bene che entrambi i soggetti abbiano chiaro come possono e devono interagire, quali sono i rispettivi punti di forza, in che modo possono fare di due (relative) debolezze una forza e non un punto di attrito. Su questi aspetti, a mio modo di vedere molto trascurati, c’è spazio per creare nuove iniziative e per dare un forte contributo.
Senza entrare nel dettaglio, posso già anticipare che a qualcosa del genere stiamo lavorando, e che questa “formazione professionale” sarà uno dei cardini della nostra attività prossima ventura. Contiamo, per esempio, di dedicarle ampio spazio nella costituenda area riservata del nostro sito, che a breve apriremo e riempiremo di contenuti. Non sarà quello l’unico ambito, e in quell’ambito non sarà questo l’unico tema: ma, di sicuro, la formazione e il confronto tra editore e scrittore saranno un pilastro fondante del nostro spazio “associativo”. E sono convinto che sia un’opera meritoria utile a tutti.


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