Daniela Barisone;
Daniela Barisone è una ragazza di ventiquattro anni appena compiuti che lavora come Operatore Socio Sanitario che ama scrivere racconti a tematica omosex e mettere il genere steampunk ovunque arrivino le sue dita a portata di tastiera. Ha in cantiere un romanzo sempre steampunk e una raccolta di racconti, un curioso mix fra cyberpunk e mondi post-atomici.Ama i vampiri, ma solo come crede lei che siano e trova estremamente divertente la narrativa erotica gay, anche perché sono poche le donne che hanno il coraggio di uscire dal mondo delle fan fiction per esportare il genere nel panorama editoriale. A causa di ciò trova estremamente divertente rompere i tabù.
Sogna un mondo fatto di rotelle e motori pulsanti, tentacoli che spuntano sotto gonne ottocentesche e crede fermamente di essere nata nel periodo storico sbagliato. Vive con il marito Fabio e un gatto di nome Leonzio al confine con la Liguria.
Link: http://clockwork.000space.com/
Sito dedicato al romanzo: http://automatismomeccanico.blogspot.com/
Marika Davoli;
“Scrivo slash, sempre e comunque lo slash sia lodato!
Non sono una dal pairing “canon”, o se lo sono, lo so fare molto bene. Capito il concetto?;) Sono una a cui piace giocare con l’italiano, uso ortografia e grammatica, e me ne vanto anche.
Sono molto descrittiva. Le mie storie pullulano di riflessioni, descrizioni di pensieri e azioni, quindi se non amate usare un poco il cervello, cercate qualcun altro.
Sono nata nel fandom dei Green Day, e quella sarà per sempre la mia casa, anche se a volte si sente il bisogno di cambiare.
Mi piace sapere cosa ne pensa chi legge, non commenti spiccioli di due righe che mi dicono Wow sei bravissima aggiorna perché si fa sempre più interessante, no. Mi piace che mi si dica perché è bello o brutto il capitolo o la storia, cosa ha colpito, che impressione fanno i personaggi, come sono state le scene, cosa si è provato dopo aver finito di leggere. Ecco, io voglio pareri, non commenti gratuiti.
Mi piace poter parlare con chi legge le mie storie, quindi chi vuole può benissimo contattarmi, io non mi faccio problemi, anzi, mi fa molto piacere.
Le storie, e gli autori che ho messo nei preferiti, sono persone che meritano. Sono narrazioni che mi hanno colpita, che mi hanno affascinata o fatto sorridere, e sono autori eccezionali, che hanno il diritto di essere al posto d’onore, con vero talento, e non sono una di manica larga, io, quindi fidatevi.
Leggo FF prevalentemente slash, odio le Mary Sue, odio le autrici che si immedesimano talmente nel proprio personaggio da creare dei mostri improbabili che rendono i personaggi veri solo dei fronzoli inutili, penso che quelle siano delle FF rovinate.
Odio anche le autrici che non sono capaci di scrivere una storia senza farla diventare un’inutile accozzaglia di pornografia.
La volgarità e io non andiamo a braccetto, quella è solo per chi non è capace di pensare ad altro.”
Questa è l’autrice stessa che si descrive qua: http://www.efpfanfic.net/viewuser.php?uid=72580
Blog: http://livinderevel.000space.com/blog/
Per acquistare il romanzo: http://www.lulu.com/product/paperback/automatismo-meccanico/14413227
Titolo: Automatismo Meccanico (isbn:9978-1-4467-2588-7)Autore: Daniela Barisone e Marika DavoliSerie: #
Edito da: Scrittevolmente.com – Writersdream.org – Lulu.com
Prezzo: 8,50 € (4,00€ formato ebook)
Genere: Steampunk, Erotico, Slash (contenuti omosessuali)
Pagine: 137 pg. (nel PDF)
Voto:
Trama:
Billie è un robot piuttosto particolare. Lord Pritch è colui che lo ha disgraziatamente comprato, cercando di fare di lui un maggiordomo, ma non tutto va come deve fra i due. Soprattutto le pulizie.
Romanzo steampunk slash, è ambientato in una Londra vittoriana diversa da come la conosciamo, tra carrozze elettriche e governanti mutanti.
E Dio non è mai quel che sembra.
Recensione:
Nuovo romanzo Steampunk slash per Daniela Barisone dopo l’uscita di Cronaca di un tradimento. Le vicende si svolgono nel medesimo universo vittoriano dove mutanti e macchine si amalgamano a nobili e signori dell’epoca.
In questo romanzo troviamo Lord Michael Pritch alle prese con un maggiordomo molto, molto particolare e soprattutto in grado di confonderlo e sconvolgerlo oltre ogni logicità.
Bill è un’automa che Lord Preitch ha acquistato qualche tempo prima presso un inventore dalle capacità molto superiori agli altri, seppur inconsapevolmente, ed è un’automa, è vero, ma allo stesso tempo è qualcosa di più di questo e qualcosa di meno di un umano. Lui apprende, prova sentimenti e allo stesso tempo non riesce a comprendere “quanto” di quello che prova è reale.
Il bello dello stile di Daniela Barisone è l’irriverenza assoluta del suo stile, riesce a scrivere con ironia anche i momenti più “profondi” del romanzo, quelli in cui Bill si trova a dover fare i conti con il suo “essere un po’ e un po’ “. I suoi sentimenti verso Lord Pritch, prima esternati con un comportamento da sfrontata cocotte (cit.), ora sono diversi, sono mutati e Bill con loro.
Oltre a essere un romanzo “steampunk”, genere in Italia pressoché inesplorato se non da pochi, è anche un libro che tratta tematiche omosessuali o per meglio dire Slash, il che significa che è una forma di narrativa che tratta sì, tematiche omosessuali, ma che è stata scritta da donne per una pubblico prevalentemente di donne.
Infatti Bill e Lord Preitch sono due personaggi molto “sentimentali”, l’elemento fisico è presente ma sottintenso mentre viene sviscerata in maniera approfondita l’evoluzione sentimentale fra i due perchè il problema principale fra loro non è semplicemente l’attrazione fisica fra due uomini – che l’autrice affronta ma con una certa naturalezza facendo accantonare il problema alla svelta da entrambi – ma l’essere uno un umano e l’altro un robot, dicono, privo d’anima.
Quindi in un certo senso, benché sia usato uno stile sbarazzino e sfrontato, Daniela Barisone non si esime dall’affrontare, nel suo genere, anche tematiche introspettive piuttosto complesse come, appunto, l’omosessualità, l’amore fra specie diverse e, non ultimo, il concetto di “Dio”.
Anche se potrebbe sembrare blasfemo, la visione data dall’autrice di Dio è molto particolare: concretizzata nella figura di Benjamin Black, è paterna ma tangibile e realista senza inutili sentimentalismi, rendendolo un personaggio che sorprende ma che, allo stesso tempo, affascina e, benché sia scarsa la sua presenza nel romanzo, rimaniamo con il desiderio di poterne sapere di più.
In definitiva una buona prova, decisamente superiore – stilisticamente parlando – a “Cronache di un tradimento” anche se stiamo ancora aspettando che questa autrici osi di più, perchè è questo che noi lettori vogliamo: un romanzo più corposo e complesso, magari con un tocco di pathos in più da poterci gustare a lungo.