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Automobilisti.

Creato il 14 febbraio 2011 da Lbetti @LBetti_
Automobilisti.Scrivendo il post sulla prima neve e di come renda la vita "un inferno" a tutti, ho cominciato a pensare ai diversi tipi di automobilisti su piazza. Io credo di averli personalmente incontrati tutti, ma non si finisce mai di imparare no? Quindi, se vi dovesse venire in mente una categoria, commentate e aiutatemi a classificarli.
L'automobilista inesperto. Premetto che è la categoria che mi sta più a cuore perché ne faccio parte dal giorno in cui sono nata e credo ci siano ottime possibilità di portarmi questo marchio sulle spalle fino alla tomba (probabilmente sotto forma di P nel lunotto posteriore). L'automobilista inesperto si aggira per le strade cittadine con lo stesso passo di un bradipo appena sveglio. Non supera i 40 chilometri orari e di sorpassare non se ne parla nemmeno. Mette la freccia almeno 3 chilometri prima di svoltare per poi accorgersi che si è miseramente sbagliato subendo senza pietà gli insulti dell'automobilista dietro di lui. Chiede sempre scusa e accende le quattro frecce per qualsiasi emergenza. Diciamo che si sia dimenticato del compleanno di sua suocera... TAC! - EMERGENZA e le quattro frecce lampeggiano sfavillanti più che mai. Credo che ci sia bisogno di maggior chiarezza nell'uso dei dispositivi delle auto. L'automobilista inesperto è anche un pessimo parcheggiatore. Nella stragrande maggioranza dei casi non cerca un parcheggio, semplicemente aspetta che si formi intorno a lui come per magia, altrimenti pianta l'auto in 2° fila con le sue migliori amiche, le frecce.L'automobilista esperto. Raro esemplare di uomo (tu donna che leggi non te la prendere, non siamo state programmate per guidare bene e Stop!) che esegue qualsiasi manovra in modo eccelso, fluido, senza pensieri. Sa usare tutti i comandi della macchina senza nemmeno averli provati. E' un eccelso guidatore, rispetta i limiti, sorpassa solo quando incontra l'automobilista inesperto (e solo se c'è la linea tratteggiata) ed è raro. Estremamente raro, una perla, un diamante allo stato grezzo. Difficile da incontrare, ma sono sicura che da questo momento lo andrete a cercare.L'automobilista con l'auricolare. E' piuttosto una sotto-categoria, ma è simpatico da vedere. Urla, scalpita e ride con il suo auricolare nel'orecchio e con l' immancabile clip attaccata alla camicia. Quando lo s'incontra è difficile non farsi sfuggire un sorriso. E' molto chiaro, pensiamo subito che sia uno svitato che parla da solo. Sono una razza sempre più in via di sviluppo, si moltiplicano come pidocchi e sono decisamente curiosi. Quando li incontri al semaforo e li guardi con il tipico sguardo interrogativo ti indicano col dito, fierissimi, il loro auricolare. C'è da dire che se incontri quelli arrabbiati ti fulminano e ti chiedono candidamente "ma che vuoi?", con il tipico gesto di accompagnamento.L'automobilista da reparto geriatrico. E' uno dei più famosi, "il nonno col cappello". Negli ultimi anni si sta diffondendo anche la "nonna con la permanente". E' molto simile all'automobilista inesperto, ma per definizione non lo è. E' espertissimo data l'età, che oscilla dai 70 agli 85 anni, ma non si ricorda più come si fanno certe cose. Il mio consiglio è di cambiare strada, di sorpassarlo ma mai di lampeggiarlo o suonargli contro il clacson. Queste due ultime azioni li fanno sbarellare. Si nota subito il sussulto, poi successivamente e repentinamente la frenata. Più che altro l'inchiodata. Nei casi migliori ti guardano dallo specchietto interrogativi e tu ti senti subito la più vile persona al mondo.L'automobilista indisciplinato. I cartelli crede che siano tutte esposizioni pubblicitarie. Quando vede quelli che indicano la velocità massima consentita, nel caso non lo abbiano già fatto, accelerano per superarla. Il loro principio più fondamentale e radicato è "non me ne frega niente del codice della strada, anzi, fa schifo e devo assolutamente infrangerlo". Sono gli stessi che viaggiano candidamente in corsia preferenziale, in quella di emergenza e che parcheggiano nel posto riservato ai disabili (e qui non mi esprimo per paura di essere scurrile). Io li odio. Cercano di sorpassarti anche sulla strada sterrata che è larga non più di 2 metri, mentre tu ti stai chiedendo preoccupatissima quanto sia larga la tua auto e come sia possibile che non sia ancora finita nel fosso a lato.L'automobilista isterico. E' il più buffo di tutti perché è sempre arrabbiato e spesso anche molto sfortunato. Esce di casa e un piccione gli ha lasciato il ricordino proprio sul cristallo anteriore, naturalmente nella parte riservata alla guida. E' già sufficientemente nervoso. Sospira pensando a dove poter comprare un fucile per ucciderli tutti nel raggio di 500 metri, infischiandosene beatamente del divieto di caccia. Esce e si immette sulla strada per uscire dal paese dove c'è già il finimondo, lo si vede stringere il volante al punto che le nocche nelle mani sono diventate bianche. Il semaforo è verde e già si sente più sollevato, ma per sua sfortuna ha davanti un neopatentato al quale si spegne la macchina almeno due volte e comincia a sbuffare in maniera preoccupante, in pratica ricorda una gestante al momento del parto. Quando finalmente riesce a superare il semaforo arriva sulla principale, ma c'è un incidente e circa 3 km di coda. A questo punto lo si vede diventare paonazzo, il sangue bolle e comincia a urlare, e a sbattere violentemente la testa contro il volante. Quando crede di essere tornato in sè, esce dalla macchina per valutare la situazione lui stesso e comincia a uscire di testa, manda a quel paese anche i sassi e comincia a dirigere il traffico. Da istruzioni alle forze dell'ordine e si assicura che i coinvolti stiano bene. Accertatosi di tutto ciò, invita tutti a muoversi e indica l'ospedale e la caserma più vicini per poter fare le constatazioni e muoversi di lì. Quando il vigile o il carabiniere di turno lo invita a darsi una calmata, si impietrisce e un secondo dopo gli urla contro l'impronunciabile, risale sulla sua macchina e fa inversione di marcia per trovare una strada alternativa. Io credo che abbia un fascino unico e irresistibile. E' meno piacevole averlo a fianco in auto uno così, ma esiste, ve lo garantisco.L'automobilista distratto. E' pericoloso, davvero. Di solito non ne azzecca una neanche all'interno del proprio garage. Suona il clacson senza accorgersene e si spaventa come se avesse visto lo spirito della nonna defunta, gli partono tutte le frecce, gli abbaglianti ma non se ne accorge minimamente. Quando cerca una strada, sbaglia in partenza. In tangenziale prende un'uscita ma, accorgendosi di aver fatto un errore, fa marcia indietro per ri-immettersi sulla tangenziale (io l'ho incontrato davvero uno così). Quando guida guarda tutto tranne la strada, ammira gli alberi, le case e tampona a ripetizione il prossimo.L'automobilista donna. Come ho già detto, non prendetevela, ma noi donne non siamo state programmate per essere in grado di guidare niente al di fuori di un carrello per la spesa o un passeggino, tra l'altro facendolo decisamente male rispetto a un uomo. La donna in auto è un vero azzardo alla vostra incolumità fisica e psichica. Non ha i riflessi di un uomo, non sa cosa siano gli anabbaglianti e non è mai stata in grado di far partire i tergicristalli, se non quando è parcheggiata ma per pura casualità, perché ci ha preso contro. La donna difficilmente fa parcheggi decenti e se ci riesce è solo fortuna o il parcheggio era molto largo. L'auto delle donne fa schifo. E' sporca o per lo meno disordinata, regna il caos. In fondo, se dobbiamo fare una cosa male, facciamola fino in fondo. Credo sia questa la risposta più plausibile alla domanda "perché la macchina della donna è sempre un letamaio?". Forse è l'unica nostra valvola di sfogo creativo, chissà.L'automobilista sborone. L'automobilista sborone è il classico "figaccio" che si presenta con il "macchinone", preferibilmente decapottabile o della categoria dei SUV. Sgasa ai semafori anche se in presenza di una nonnina di 80 anni (che tra l'altro non lo sente nemmeno). Curva senza pietà, accelera e decelera in continuazione, nel frattempo cambia canzone nello stereo con il suo dotatissimo "comando al volante" di cui va fierissimo. La musica, quasi dimenticavo, è categoricamente a palla e di dubbio gusto. Molto spesso è un vero tamarro, jeans stretti e camicia aperta fino all'ombelico, catenina d'oro di Bulgari e orologio della grandezza naturale del Big Ben. E' imbarazzante l'unica parola che mi viene in mente per descriverlo.LBetty.

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