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Autopsy – paura dei medici?

Da Soloparolesparse

Tolto l’inizio in cui l’ovvietà della situazione iniziale è disarmante (la sequenza dello sballo serale non può che portare all’incidente in macchina), Autopsy è uno splatter puro, pulito, lineare.
Nessun significato nascosto, nessun secondo fine se non mostrare budella e schizzi di sangue per Adam Gierasch. E in questo riesce ottimamente.

Trama ridotta all’osso.
Tre ragazzi e due ragazze, dopo aver passato la serata a bere e divertirsi, hanno un brutto incidente e investono un uomo che indossa un camice da ospedale.
Dopo pochi minuti arriva un’ambulanza che carica l’uomo e i cinque ragazzi portandoli al Mercy Hospital.
Qui è fin troppo chiaro che qualcosa non funziona.
Un medico decisamente fuori di testa dirige la struttura appoggiato da un manipolo di infermieri galeotti.
I ragazzi sono solo le ennesime vittime della follia del medico che conduce esperimenti per tenere in vita la moglie malata.

Autopsy – paura dei medici?

Come detto bastano pochi frame per capire che si arriverà all’incidente.
Allo stesso modo basta vedere come gli uomini dell’ambulanza caricano il ferito sulla barella per capire che qualcosa non funziona.
I ragazzi non se ne accorgono e si fanno portare serenamente al macello.
E qui (in ospedale) tutti gli indizi dicono che le cose non vanno come dovrebbero.
L’ospedale è praticamente vuoto, al triage c’è un’infermiera decisamente folle ed uno dei barrellieri si fa simpaticamente con tutte le medicine che riesce a trovare.

E se ancora non fossimo convinti ci pensa il dottore a dichiararsi senza mezzi termini.
Questo il disarmante scambio di battute tra il ragazzo pronto per l’operazione ed il medico: “Dottore… andrà tutto bene, vero?” “Non credo!”

Siamo più o meno al minuto 24 e da quel momento in poi si entra in pieno splatter con amputazioni, evisceramenti, interventi a torace aperto e tutto quello che vi viene in mente condito da sangue a volontà.
Un tripudio di budella, cervelli aperti, cuori asportati.
Già, perchè lo scopo del gioco sembra essere quello di estrarre dai corpi le interiora e verificare la tenuta in vita dei corpi stessi.

Autopsy – paura dei medici?

Prima sequenze da segnalare.
L’infermiere drogato che in un mare di arti e pezzi di corpi vari è intento a piallare i polpastrelli di due mani senza braccia… hai visto mai che qualcuno risalga al proprietario.

Seconda sequenza da segnalare.
Emily (Jessica Lowndes, vale a dire la ragazza che ovviamente sopravvive all’orrore) trova l’amico in una camera buia, si vede solo il volto sofferente.
Si accende la luce e si scopre il ragazzo (quasi) tranquillamente in vita sebbene tutti i suoi organi siano allegramente appesi in giro per la stanza e collegati ad una macchina.

Ok… ho un po’ spoilerato ma non è la sorpresa il motivo per cui guardare Autopsy.

Chiudo con la frase del ragazzo di cui sopra che, con torace aperto e organi appesi, rivela ad Emily: “C’è qualcosa che non va, ma non riesco a capire cos’è!”
Chapeau!


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