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Autopubblicarsi, l'intervista a Flavio Graser

Creato il 09 gennaio 2012 da Nicola Nicodemo
Autopubblicarsi, l'intervista a Flavio Graser Il libro non è più lo stesso da quando abbiamo cominciato a leggere ebook. Le conseguenze, positive e negative, non sono ricadute solo sui lettori e sugli editori, ma anche sugli scrittori, che, grazie alla comodità e alla semplicità dei nuovi formati digitali e alle piattaforme che permettono di rivolgersi direttamente al lettore, hanno potuto scegliere la nuova strada dell'autopubblicazione. Niente più editore, lo scrittore si pubblica da solo. Il punto di vista della casa editrice lo avevamo colto in quest'altra intervista. Oggi invece mi sono rivolto a uno scrittore, Flavio Graser, di cui ho recensito il romanzo autopubblicato 'Sentieri di Luce, Sentieri d'Ombra'. Quali sono i vantaggi e gli svantaggi dell'autopubblicazione? Leggiamo cosa ci dice.
1. Per la pubblicazione del suo romanzo 'Sentieri di Luce, Sentieri d'Ombra' ha preferito l'opzione del self-publishing. Come si è orientato nella scelta della piattaforma digitale? E quali vantaggi si attendeva dall'auto-pubblicazione?
Ho cercato su internet recensioni e opinioni sulle diverse piattaforme di self-publishing. Alla fine ho optato per SBF Narcissus (molto semplice da usare e ricca di servizi aggiuntivi per chi ha un testo da editare o formattare) per il vasto elenco di distributori che recepiscono la pubblicazione (BOL, Bookrepublic, Ultimabooks, Rizzoli, Mediaworld e tanti altri). La scelta poi di pubblicare anche in formato PDF ha fatto sì che a Narcissus si aggiungesse Ebook Vanilla, e infine la recente estensione all'Italia del Kindle Direct Publishing ha decretato la terza piattaforma digitale. Per i nostalgici della carta ho utilizzato due piattaforme "minori", non per importanza ma perché punto di più sul formato elettronico, che nel mio caso sono Ilmiolibro e Lulu. I vantaggi che mi attendevo dall'autopubblicazione erano il controllo diretto sulla mia opera, dalla copertina alla modalità di distribuzione, e un rapporto più vicino ai lettori (che nella mia idea devono avere la possibilità di dialogare direttamente con lo scrittore senza intermediari).
2. Lei crede che un romanzo auto-pubblicato abbia degli svantaggi nel mercato del libro, rispetto ai prodotti delle case editrici tradizionali? Senza la casa editrice classica a fare da buffer lo scrittore smette di essere tale (perchè oltre a scrivere devo anche gestire un sito web, un blog, la pagina Facebook, l'account su Twitter e ovviamente... devo farmi pubblicità), ma il feedback diretto con chi è interessato ai  romanzi vale sicuramente lo sforzo! Gli svantaggi sono ovviamente il maggior lavoro e il marketing continuo (e dove possibile originale o virale) della propria opera e dei contenuti che si vogliono presentare. C'è poi la tematica del mercato: pur essendo in crescita (non ricordo le statistiche sull'incremento degli ebook in Italia per il 2011, ma era una percentuale impressionante) molti continuano ad affidarsi alla libreria classica, il che si traduce in un'evidente scarsa visibilità nel mondo fisico. Riassumendo: gli svantaggi ci sono, ma credo che possano essere superati con un bel lavoro di pubblicità per farsi conoscere dai potenziali lettori.
3. Quanto, secondo lei, la scelta di un prezzo sostenuto (nel suo caso 2,99 € per la versione digitale) influenza le vendite? Mediamente, e senza voler scendere in particolari, com'è il guadagno da autopubblicazione? E in che modo la piattaforma retribuisce l'autore?
Di certo quando mi trovo a navigare su un sito che vende ebook l'incontrare prezzi di poco più bassi rispetto al cartaceo non mi invoglia certo all'acquisto, e questo è un fattore che ho tenuto in considerazione quando ho scelto a quanto vendere. Rispetto ai prezzi medi che ho visto sulle varie piattaforme che ho esaminato (e non mi riferisco certo alle opere di scrittori famosi) ho tentato di sceglierne uno accessibile. Va anche detto che l'essere obbligato a mantenere lo stesso prezzo su ogni piattaforma, unito al prezzo minimo che mi ha imposto Amazon, ha portato proprio a quei 2,99€. L'idea è di invogliare il lettore con un prezzo abbordabile e, visto che a breve ci saranno altri romanzi disponibili, sempre allo stesso prezzo, il messaggio che vorrei comunicare è "al prezzo di un cartaceo ti porti a casa quattro o cinque dei miei ebook". Il guadagno si aggira sul 60-70% (al lordo delle tasse) del prezzo dell'opera elettronica. Le piattaforme, poi, retribuiscono l'autore su base periodica, solitamente trimestrale.
4. È soddisfatto della scelta di autopubblicarsi?
Sì, e molto. Dopo aver trascorso un anno ad aspettare la laconica risposta delle case editrici, che solitamente rifiutano opere di esordienti un po' troppo corpose, ho finalmente la percezione di FARE qualcosa, anche se ovviamente lo sforzo è maggiore (come scrivevo sopra).
5. Come si promuove un libro autopubblicato? E in che misura la piattaforma di self-publishing partecipa alla promozione?
Molte delle piattaforme di self-publishing offrono strumenti di promozione quali forum, inserzioni a pagamento e via dicendo. Anche qui ho pensato di fare da solo: ho creato un sito web, Cronache dei Campi Elisi, che presenti e integri i contenuti dei romanzi che ho scritto o sto scrivendo e una pagina Facebook che funga da ripetitore per gli aggiornamenti del sito. Ho anche tentato, ma al momento senza grandi risultati, le inserzioni pubblicitarie di Facebook. Ho pensato poi di integrare al tutto un blog personale, al momento ancora in fase embrionale, che alterni post sulle mie esperienze personali nello scrivere (strumenti, fonti, editing eccetera) a recensioni di quello che leggo, vedo o ascolto.

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