di Iannozzi Giuseppe
Un libro: a una prima occhiata, il critico esperto, o anche solo un forte lettore, sin dalla prima pagina capisce se si trova davanti a della letteratura o all’ennesimo panino mcdonald’s. Parafrasando il caro e non poco saggio Oscar Wilde, il problema è da sempre lo stesso, ovvero che esistono libri scritti bene e libri scritti male. Oggi come oggi, la più parte dei libri immessi sul mercato dal circuito editoriale sono scritti male, quindi “nati morti”, e ripetitivi, di abusati cliché. Occorre però ricordarsi, indipendentemente dal fatto d’avere a che fare con un libro “nato vivo” – fatto rarissimo, da urlare al miracolo! – o “nato morto”, che le pagine stampate, in ogni caso, sono migliori degli autori che le hanno messe nero su bianco.