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Autori e libri nati morti

Creato il 22 luglio 2011 da Iannozzigiuseppe @iannozzi

di Iannozzi Giuseppe

Un libro: a una prima occhiata, il critico esperto, o anche solo un forte lettore, sin dalla prima pagina capisce se si trova davanti a della letteratura o all’ennesimo panino mcdonald’s. Parafrasando il caro e non poco saggio Oscar Wilde, il problema è da sempre lo stesso, ovvero che esistono libri scritti bene e libri scritti male. Oggi come oggi, la più parte dei libri immessi sul mercato dal circuito editoriale sono scritti male, quindi “nati morti”, e ripetitivi, di abusati cliché. Occorre però ricordarsi, indipendentemente dal fatto d’avere a che fare con un libro “nato vivo” – fatto rarissimo, da urlare al miracolo! – o “nato morto”, che le pagine stampate, in ogni caso, sono migliori degli autori che le hanno messe nero su bianco.


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