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Autorizzate Le Aziende A Controllare Mail E Messaggi Dei Dipendenti
Creato il 14 gennaio 2016 da Paolo Dolci @capn3m0
Grazie ad una sentenza della Corte Europea dei diritti umani è stata concessa l’autorizzazione al controllo della posta elettronica e dei messaggi via chat dei dipendenti. La decisione arriva in seguito ad un ricorso presentato alla Corte di Strasburgo da un cittadino romeno : quest’ultimo è stato licenziato dall’azienda in cui lavorava in quanto scoperto mentre chattava con la fidanzata e con il fratello su Yahoo Messenger.
Il dipendente infatti avrebbe richiesto l’annullamento del licenziamento in quanto l’azienda avrebbe violato la sua privacy.
I giudici della Corte non hanno però accolto il ricorso in quanto l’azienda ha agito per l’interesse del datore di lavoro. Ha infatti dichiarato che "non è irragionevole che un datore di lavoro voglia verificare che i dipendenti portino a termine i propri incarichi durante l'orario di lavoro”.
La verifica è stata ovviamente effettuata sempre con il rispetto alla privacy del dipendente: l’accesso alla posta elettronica di Yahoo aziendale è stato effettuato solo perché convinti che contenesse comunicazioni lavorative; le mail personali non sono servite a legittimare il licenziamento.
La sentenza è chiara: i datori di lavoro sono autorizzati a licenziare i propri dipendenti se scoperti a chattare o inviare mail personali durante le ore di lavoro. Una mail può quindi costare cara. Le società private possono controllare le mail aziendali in quanto non violino la privacy del proprio dipendente e il licenziamento è concesso quando la casella postale viene utilizzata anche per fini privati.
È quindi inutile invocare il diritto alla propria privacy perché il verdetto è stato sentenziato. Nel frattempo in Italia è stato sancito, attraverso il Jobs Act, il permesso di accedere alle conversazioni via mail e ai computer, smartphone e tablet del dipendente. Per alcuni la norma però risulta essere incostituzionale.
Voi cosa ne pensate?